Dopo L'occidente

On this BR-KLASSIK recording of sacred music by Estonian composer Arvo Pärt (b. 1935), the regularly award-winning Chor des Bayerischen Rundfunks, conducted by Peter Dijkstra, is joined by the Münchner Rundfunkorchester, a frequent occurrence in their concert series that regularly include sacred music from the 19th through the 21st c. The present three compositions were written in 1984 and 1990 in the composer's own tintinnabulation style of composition (from the Latin word for the 'ringing of bells'). In his Te Deum, Pärt makes a conscious departure from the traditionally powerful and festive sound of such precursors as Charpentier, Bruckner and Verdi. The restraint of the Wallfahrtslied (Pilgrims' Song), a setting of Psalm 121, evokes the ancient Judeo-Christian tradition of psalm recitation. The Berliner Messe (Berlin Mass) is so named because it was first performed in the city's St. Hedwig's Cathedral (1990) to mark the German Katholikentag (Catholics Day).

«Sono anni che mi interrogo sul giorno dopo. Sappiamo tutti di cosa si tratta, di quel risveglio che per un istante è normale, ma subito dopo viene aggredito dal dolore.» Quando si perde un genitore, un compagno, un figlio, un lavoro, una sfida decisiva, quando si commette un errore, quando si va in pensione o ci si trasferisce, c'è sempre una mattina dopo. Un senso di vuoto, una vertigine. Che ci prende quando ci accorgiamo che qualcosa o qualcuno che avevamo da anni, e pensavamo avremmo avuto per sempre, improvvisamente non c'è più. Perché dopo una perdita o un cambiamento arriva sempre il momento in cui capiamo che la vita va avanti, sì, ma niente è più come prima, e noi non siamo più quelli di ieri. Un risveglio che è inevitabilmente un nuovo inizio. Una cesura dal passato, un da oggi in poi. A questo momento, delicato e cruciale, Mario Calabresi dedica il suo nuovo libro, partendo dal proprio vissuto per poi aprirsi alle esperienze altrui..

Quella di Connor è la storia di un ragazzo che si sente minacciato, colpevole e per di più arrabbiato con il mondo. Da quando la madre è malata e a scuola è costretto a difendersi dai bulli, Connor teme la notte e gli incubi. Pochi minuti dopo la mezzanotte, un mostro fa la sua comparsa e lo porta con sé in un mondo di buio, vento e grida. Antico e selvaggio, il mostro chiede a Connor l'unica cosa che non può costringerlo a fare: raccontare la verità.

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