Film Brutti Andrea Carobbio

Giacinto lives with his wife, their ten children and various other family members in a shack on the hills of Rome. Some time ago he has lost his left eye while at work, and got a consistent sum of money from the insurance company, which he keeps hidden from the rest of the family. His whole life is now based on defending the money he sees as his own, while the rest of the family concentrate on stealing it from him, but things turn very bad when he gets himself a mistress and decides that she will live with him, sharing the same bed as his wife… In a mix of hilarious scenes and realistic portraits of social degradation, we follow the adventures of this peculiar family in their struggle to survive every day life. (http://imdb.com/title/tt0074252/plotsummary)

Down & Dirty. That translates literally to "dirty, nasty and bad", in reference to the lower-class characters and surroundings in this Ettore Scola film. Scola zeroes in on a particularly offensive Roman family. The stingy patriarch, Nino Manfredi, is personally wealthy but morally bankrupt, and his repulsive view of life trickles down to every member of his clan. Not content with corrupting his own flesh and blood, Manfredi spreads his philosophy throughout his village, where he functions as slumlord. By the time Manfredi's wife and sons begin plotting his murder, the audience is ready for a long, cold shower, with plenty of soap. A bleak film heavily laden with humor, Brutti, sporchi e cattivi won Ettore Scola a Best Director award at the Cannes Film Festival.

Il film racconta la vita quotidiana di una famiglia di una baraccopoli romana degli anni ’60, una tribù di circa venti persone tra genitori, figli, consorti, amanti, nipoti e nonna. A capo di tutti c’è il vecchio Giacinto Mazzatella (Nino Manfredi): di origine pugliese (di cui conserva il forte dialetto), guercio, dispotico e fedifrago, tratta familiari e vicini al pari delle bestie. Questi possiede un milione di lire, risarcimento dell’assicurazione per aver perso un occhio, ed è ossessionato dal fatto che i parenti glielo possano rubare…

Il film racconta la vita quotidiana di una famiglia di una baraccopoli romana degli anni ’60, una tribù di circa venti persone tra genitori, figli, consorti, amanti, nipoti e nonna. A capo di tutti c’è il vecchio Giacinto Mazzatella (Nino Manfredi): di origine pugliese (di cui conserva il forte dialetto), guercio, dispotico e fedifrago, tratta familiari e vicini al pari delle bestie. Questi possiede un milione di lire, risarcimento dell’assicurazione per aver perso un occhio, ed è ossessionato dal fatto che i parenti glielo possano rubare…

Il film racconta la vita quotidiana di una famiglia di una baraccopoli romana degli anni ’60, una tribù di circa venti persone tra genitori, figli, consorti, amanti, nipoti e nonna. A capo di tutti c’è il vecchio Giacinto Mazzatella (Nino Manfredi): di origine pugliese (di cui conserva il forte dialetto), guercio, dispotico e fedifrago, tratta familiari e vicini al pari delle bestie. Questi possiede un milione di lire, risarcimento dell’assicurazione per aver perso un occhio, ed è ossessionato dal fatto che i parenti glielo possano rubare…

Quattro outsider senza arte né parte, mutilati nell'aspetto e nella dignità da una società che li vede Brutti e Cattivi, si improvvisano rapinatori per il colpo che cambierà la loro vita. Il Papero (Claudio Santamaria) non ha le gambe, sua moglie Ballerina (Sara Serraiocco) è senza braccia, Il Merda (Marco D'Amore) è un rasta tossico e Plissé…