Il Conte di Ghiaccio Anne Gracie

Esmeha quattordici anni, quando scopre che la sua vita non è quella che ha sempre creduto. Inizia una fuga senza tregua da un'orda di creature da incubo, determinate a impadronirsi della sua anima. Quello che non sa è che ne porta già una dentro di sé. E che basta un bacio per risvegliarla dal suo lungo sonno.

Il romanzo fu pubblicato nel 1844. Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès. Il romanzo associa, senza la preoccupazione di una trama logica e ragionata, le più incredibili avventure con l'aiuto anche di uno stile agile e incalzante.

L'industriale tedesco Philipp Branis sta scrivendo le sue memorie accompagnato dalla semplice consapevolezza che il destino della propria nazione è ormai segnato: la maggioranza dei suoi connazionali non aspira che al fatale abbraccio con la Germania nazista. Nell'attesa dell'imminente tragedia Branis redige le proprie considerazioni e le impressioni più significative che ha avuto coi suoi conoscenti. I temi sono vari: l'esistenza o meno di Dio; la fragilità dell'uomo nei confronti del brutto; l'orrore per la società massificata; le strategie fatali del destino; la fedeltà coniugale; gli oscuri manipolatori della Storia; gli iniziati ai segreti del mondo, come il fantomatico conte di Saint-Germain.