Jon Fosse, Melancholia I II

1853. Il giovane pittore Lars Hertervig, allievo all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, è un’anima irrequieta, divisa tra l’insicurezza verso il suo talento e l’amore per Helene Winckelmann, la figlia della sua padrona di casa. L’ossessione di Lars per Helene, accesa da furiosi deliri sessuali, diventa così strabordante da costringere la famiglia della ragazza ad allontanarlo dalla stanza in cui alloggia. Senza più un posto dove andare, Hertervig passa il tempo in un locale, tra gli scherni dei suoi raffinati compagni di corso, mentre fa la posta all’appartamento dei Winckelmann dove cerca disperatamente di essere riammesso. Un limbo che, inesorabilmente, lo conduce alla follia, in un labirinto della mente a cui soltanto la sorella maggiore, Oline, può avere accesso..

Before I Forget is a 1982 album by Jon Lord, featuring a largely conventional eight-song line-up, no orchestra. The bulk of the songs are either mainstream rock tracks ("Hollywood Rock and Roll", "Chance on a Feeling") or, specifically on Side Two, a series of very English classical piano ballads sung by mother and daughter duo, Vicki Brown and Sam Brown (wife and daughter of entertainer Joe Brown) and vocalist Elmer Gantry. The album also features prolific session drummer (and National Youth Jazz Orchestra alumnus) Simon Phillips, Cozy Powell, Neil Murray, Simon Kirke, Boz Burrell and Mick Ralphs. Lord used synthesizers more than before, principally to retain an intimacy with the material and to create a jam atmosphere with old friends like Tony Ashton.

Prosa (1996) is a collaborative album by Norwegian artist Jon Fosse and saxophonist Karl Seglem. Fosse, known for his work as a playwright and poet, provides vocal recitations, while Seglem leads the musical elements with his distinctive jazz compositions, which include saxophone and Norwegian folk instruments like the Hardingfele (Hardanger fiddle). This project blends contemporary jazz with spoken word, creating a unique fusion that is both atmospheric and emotionally resonant.

Cosa ci rende quello che siamo? Perché conduciamo la nostra vita e non un’altra? Un nuovo anno sta per concludersi e Asle, un anziano pittore rimasto vedovo, ripensa alla sua storia. L’uomo vive da solo sulla costa norvegese, i suoi unici amici sono il suo vicino, Åsleik, un contadino-pescatore scapolo, e Beyer, un gallerista che vive in città, a un paio d’ore di auto. Lì vive anche un altro Asle, artista anch’egli, solitario e consumato dall’alcool. Asle e Asle sono due versioni della stessa persona, due racconti della stessa vita, che si interrogano sull’esistenza, la morte, l’ombra e la luce, la fede e la disperazione.

Dikt (2005) is a collaboration between Norwegian saxophonist Karl Seglem and renowned playwright Jon Fosse. The album features a blend of Seglem’s evocative saxophone and soundscapes paired with Fosse's spoken word poetry. The music, which intertwines jazz, electronic elements, and improvisation, complements the minimalist, meditative nature of Fosse’s writing. This project is a poetic exploration of themes such as silence, nature, and existential reflection.