Pelé

La storia del più grande campione di tutti i tempi Il giorno della sua ultima partita Pelé prese un microfono al centro del campo e gridò al pubblico: «Love! Love! Love!». Se è vero che gli inglesi inventarono il football, e i francesi lo organizzarono, è ancora più vero che Pelé inventò l'amore per il football. Dalla polvere di Bauru al trono del calcio, Pelé ha superato quota 1000 gol in carriera e resta l'unico calciatore della storia ad aver vinto i Mondiali per tre volte. L'uomo divenuto tesoro nazionale del Brasile per paura che potesse andare a giocare all'estero. L'uomo che ha superato le barriere sociali e razziali. L'uomo che ha inventato il concetto stesso di regia offensiva. Quando si ritirò dal calcio un giornale brasiliano titolò: Piangeva anche il cielo. Per tutta la carriera, invece, Pelé aveva fatto ridere milioni di persone in tutto il mondo. Con i suoi tunnel, i suoi doppi passi e i suoi assist visionari. Con l'unico rimpianto di non aver mai fatto gol ai Mondiali in bicicletta, in rovesciata.

"From the title shots to the end credits, Pelé: Birth of a Legend will make you smile. […]The film's predictability is counterbalanced by a terrific score comprised of several styles of Latin music (by Slumdog Millionaire's A.R. Rahman), colorful production design (by Dominic Watkins), lots of special effects, and some memorable plays by the child actors who portray Pelé."

"For an American soccer kid growing up in the ‘80s, Pelé transcended the game. From the moment I first saw him standing next to Sylvester Stallone and Michael Caine in Victory, there was only one star for me on that screen. Pelé's exciting memoir revives all the groundbreaking moments of the best there ever was."
—Alexi Lalas, journalist, retired professional US soccer player