Sei Cappelli Per Pensare

Ogni genitore desidera che il proprio figlio percorra le tappe della crescita con sicurezza e in autonomia, sviluppando in pieno il proprio potenziale. La dolcissima storia di Gaia e della sua mamma ti mostrerà come questo viaggio insieme sia non solo possibile, ma anche ricco di soddisfazioni.

«Chiunque voi siate, lettori, sappiate che nutro il più profondo rispetto per quello che siete venuti a fare qui. Sono pronta ad accogliere le vostre esperienze, positive o negative che siano, e mi sento fiduciosa per ciò che verrà. Posso guidarvi con i miei sei segreti e offrirvi tutto l'amore del mondo. Il resto dipende da voi.» Quando Gladys McGarey ha iniziato l'attività di medico, circa settant'anni fa, alle donne non era nemmeno permesso di avere un proprio conto in banca. Trattando e guarendo migliaia di pazienti, Gladys ha aperto la strada a nuovi modi di pensare la malattia e la salute, trasformando la maniera di concepire l'assistenza sanitaria e diventando uno dei pionieri della medicina olistica, secondo la quale una terapia efficace non deve concentrarsi sul singolo sintomo, ma sull'individuo nella sua totalità, come insieme di corpo, mente e spirito..

E se il posto di lavoro fosse costruito su misura per il cervello, come un guanto è fatto su misura per una mano? Come sarebbero le sedi lavorative se la logica del profitto prendesse sul serio la logica della funzione cerebrale? Come progetteremmo i flussi di lavoro? Come sarebbero gli spazi fisici di lavoro? Quale ambiente favorirebbe al meglio la creatività, la produttività e la semplice capacità di fare le cose? L'obiettivo di John Medina è rispondere a domande del genere. Indagheremo il modo in cui l'applicazione delle neuroscienze comportamentali e cognitive può migliorare la produttività. Queste informazioni sono rilevanti sia che lavoriate nella sede della vostra azienda sia nello spazio confortevole di casa che avete adibito a ufficio..

La noia un'emozione considerata per lo pi negativamente, oggi molto temuta. Bisogna per forza fuggire dalla noia? Oppure possibile "imparare" ad annoiarsi? Alcune persone si annoiano pi di altre? Tante domande alle quali il libro dar una risposta, oltre a mostrarci come ci si annoia diversamente nelle differenti fasi della vita e come possibile gestire questa emozione, viverla consapevolmente e trarne benessere. Il tempo della noia ci permette di entrare in connessione con ci che portiamo nel profondo e con ci che siamo.

La noia un'emozione considerata per lo pi negativamente, oggi molto temuta. Bisogna per forza fuggire dalla noia? Oppure possibile "imparare" ad annoiarsi? Alcune persone si annoiano pi di altre? Tante domande alle quali il libro dar una risposta, oltre a mostrarci come ci si annoia diversamente nelle differenti fasi della vita e come possibile gestire questa emozione, viverla consapevolmente e trarne benessere. Il tempo della noia ci permette di entrare in connessione con ci che portiamo nel profondo e con ci che siamo.

La noia un'emozione considerata per lo pi negativamente, oggi molto temuta. Bisogna per forza fuggire dalla noia? Oppure possibile "imparare" ad annoiarsi? Alcune persone si annoiano pi di altre? Tante domande alle quali il libro dar una risposta, oltre a mostrarci come ci si annoia diversamente nelle differenti fasi della vita e come possibile gestire questa emozione, viverla consapevolmente e trarne benessere. Il tempo della noia ci permette di entrare in connessione con ci che portiamo nel profondo e con ci che siamo.

In the second half of 18th century, keyboard music in Tuscany was flourishing. Many composers wrote music for both the fortepiano and the harpsichord: the former, which was invented just before the turn of the 18th century in Florence by harpsichord maker Bartolomeo Cristofori (1655–1731), rose to an incredible degree of popularity in the last decades of the century at the expense of the latter, which experienced the last moments of its glorious history. At any rate, it was by no means uncommon that composers published music intended to be played on either instrument, as almost all keyboard pieces written in Tuscany during the 1780s were explicitly addressed per il clavicembalo o fortepiano (for the harpsichord or piano).

In the second half of 18th century, keyboard music in Tuscany was flourishing. Many composers wrote music for both the fortepiano and the harpsichord: the former, which was invented just before the turn of the 18th century in Florence by harpsichord maker Bartolomeo Cristofori (1655–1731), rose to an incredible degree of popularity in the last decades of the century at the expense of the latter, which experienced the last moments of its glorious history. At any rate, it was by no means uncommon that composers published music intended to be played on either instrument, as almost all keyboard pieces written in Tuscany during the 1780s were explicitly addressed per il clavicembalo o fortepiano (for the harpsichord or piano).

The family history of Luigi Merci (1695 ca. - London 1750 ca.) is somewhat uncertain. He was probably of Italian-French origins but is generally considered to be English instead. He was in the service of James Brydges, count of Caernarvon and first Duke of Chandos, in around 1720. In those years, Merci published a few sonatas for flute and basso continuo and dedicated them to his patron. In 1730 he married Ann Hampshire and moved to the Covent Garden area of London. His printed op. 3 consists of two collections of sonatas: those for recorder (the last of their kind in England, where the transverse flute was becoming increasingly predominant), and the very interesting and rare sonatas for bassoon. Merci's personality as a wind player clearly emerges in these six sonatas. Indeed, their expressive quality is remarkable. Merci's style might be defined as a marriage of the Italian school, with its felicitous melodic sense so suitable to the melancholy character of the bassoon, and the French style, abundantly represented by the refined ornaments which the composer himself carefully wrote out. Moreover, Merci pays homage to his homeland through the insertion of two lovely "Scottish airs" which exalt the rustic and rhythmic character of the bassoon.