The Earth Works Group 50 Cosa da Fare Per Salvare la Terra (2020)

Photographer Maldwin Hamlin depicted Rance, Steve and Thomas Allen in an apropos trance of introspection on “Truth Is Where It’s At.” On the front cover, the group looks low, staring into their own reflections within the muck of the water underneath a lonely bridge. On the album’s back cover, they stand atop a ledge, looking to the sky. With Rance at arguably the most lucid juncture in the family band’s early career, playing guitar, piano and displaying absolutely astonishing vocal elasticity, it’s of little to no consequence that the album is split down the middle between original material and cover songs. Rance Allen has never seen a song he couldn’t make his own.

In their third outing, Steve, Thomas and Rance Allen are joined by their brother Esau Allen on congas for a family affair. Less bombastic than their previous efforts, Rance leads the group in a manner that speaks to the brothers’ comfortability within their own range, their familiarity with one another and their reverence for the material.

Quante volte avete avuto un alterco con qualcuno? Vi è mai capitato di sentirvi pieni di astio di fronte a un interlocutore decisamente becero? E di avere una fame pantagruelica? Pensate di possedere un certo contegno (anche se non quanto il vostro azzimato cugino)? Se vi dicono che siete morigerati vi offendete o inorgoglite? Esistono termini che riescono a raccontare molte cose diverse, ed eventi, azioni, stati d'animo della nostra quotidianità che possono essere descritti con precisione solamente da un'unica parola, magari un po' desueta: conoscerla significa saper dare un nome a una parte di noi stessi. Massimo Arcangeli ci guida nel regno delle parole dimenticate della lingua italiana, alla scoperta di cinquanta aggettivi, verbi e sostantivi in grado di esprimere meglio di qualunque altro il nostro modo di gioire, arrabbiarci e dire «Ti voglio bene»..

Come definiamo la gentrificazione? Un processo che sostituisce una comunità con un’altra? È una questione di classe? O di opportunità economiche? E c’è un modo per combatterla? Viaggiando tra Toronto, New York, Londra, Parigi e San Francisco, Leslie Kern, autrice del best seller La città femminista, scruta il mito e le bugie intorno a quella che pare a tutti gli effetti la crisi urbana più urgente dei nostri tempi. Osservato per la prima volta nel 1950 a Londra e teorizzato da pensatori di spicco come Ruth Glass, Jane Jacobs e Sharon Zukin, questo vero e proprio processo di sfollamento dilaga in ogni città e nella maggior parte dei quartieri..

Ci vuole un albero per salvare le città ormai assediate dall'inquinamento, dal cemento, dal calore, dagli insetti, dal rumore. Un albero sembra una cosa da poco, una soluzione semplice, da fiaba, per gente un po' ingenua e premoderna che non ama la tecnologia. Invece, dice Francis Hallé, non esiste nessuna tecnologia che sia complessa e perfetta come quella di un albero. Sono esseri viventi che non hanno la possibilità di muoversi e dunque hanno sviluppato strategie estremamente sofisticate per sopravvivere. Vivono a lungo, in modo pacifico, e possono aiutarci a stare meglio: la loro ombra rinfresca le nostre estati estive; aumentano l'umidità dell'aria e dunque abbassano la temperatura; assorbono l'anidride carbonica e le polveri sottili, e molte altre cose ancora. Dobbiamo imparare a rispettarli e ad amarli, pensare a loro come nostri amici e compagni, cittadini del mondo, silenziosi e saggi guardiani delle nostre vite.

La Terra è malata, sovrappopolata, degradata; gli ecosistemi stanno per collassare; mutamenti climatici e cataclismi inauditi semineranno morte e distruzione. E i colpevoli siamo solo e unicamente noi, sperperatori di risorse, consumatori accaniti, inquinatori seriali. Per causa nostra le generazioni future riceveranno in eredità un ambiente impoverito e saranno costrette a rivedere drasticamente il loro stile di vita, se non addirittura a lasciare il pianeta. Così recitano i fanatici dell'Apocalisse, invocando, in nome di fosche previsioni ripetute con insistenza, la necessità di rinunce immediate e spietate autopunizioni collettive. Tutto questo, fa notare il filosofo Pascal Bruckner, rientra in un canovaccio già noto, dai tempi del millenarismo cattolico con il suo contorno di pauperismo e culto della frugalità, fino agli strali marxisti contro il capitalismo e al disprezzo terzomondista per l'Occidente sfruttatore, ovviamente condannato all'autodistruzione..

Che cosa accomuna tutte le persone di successo? Solo chi è nato sotto una buona stella è destinato a raggiungere i propri obiettivi e a vivere una vita soddisfacente? In che modo possiamo diventare artefici del nostro destino? Nigel Cumberland, che ha dedicato la sua vita al coaching aziendale e alla formazione, ha raccolto in questo libro tutti i consigli e i suggerimenti utili per avere successo nella vita familiare, nel lavoro, nello sport o a scuola. Grazie a esercizi e attività che aiutano a raggiungere i risultati desiderati sulla base di tecniche sperimentate da persone che si sono affermate nei loro campi, sarà possibile vivere più serenamente il proprio quotidiano, allontanando la negatività e concentrandosi sulle cose veramente importanti. Una promozione, un buon voto o un’ottima performance non saranno più obiettivi irraggiungibili in grado di generare angoscia, ma, anzi, occasioni per concentrare le energie in una direzione positiva, tirando fuori il meglio di sé stessi.