Ulme Bosma

Rovesciare una bustina di zucchero nel caffè è un gesto tanto comune da essere quasi invisibile. Eppure non c'è niente di scontato nella straordinaria ascesa dello zucchero: la sua è una storia d'ingegno e potenza che nasconde un lato oscuro fatto di sfruttamento, razzismo e distruzione ambientale. «Bosma ha preso un minuscolo cristallo di zucchero e ne ha fatto un prisma attraverso cui osservare e capire il mondo in cui viviamo» («Los Angeles Review of Books»). Prendere una bustina di zucchero e rovesciarla nel caffè è un gesto quotidiano, naturale, lo facciamo più volte al giorno, senza dargli alcun peso. Eppure lo zucchero bianco da tavola ancora fino a duecento anni fa era un bene di lusso, perché in realtà è tutt'altro che un elemento naturale: ci vogliono creatività e pazienza per arrivare ad estrarlo dalla molecola vegetale e poi un ulteriore sforzo per raffinarlo..

Island Southeast Asia was once a thriving region with products that found eager consumers from China to Europe. Today, the Philippines, Indonesia, and Malaysia are primarily exporters of their surplus of cheap labor, with more than ten million emigrants from the region working all over the world. How did a prosperous region become a peripheral one?

In this book Ulbe Bosma explores the experience of immigrants in the Netherlands over sixty years and three generations. Looking at migrants from all countries, Bosma teases out how their ethnic identities are informed by Dutch culture, and how these immigrant identities evolve over time.

Tim Bosma was a happy young father with a promising future when he listed his pickup truck for sale online, went for a test drive with two strangers, and never returned. The story of the Hamilton man's strange disappearance in May 2013 captured headlines across the country and took over social media, resonating with everyone who had ever taken a test drive or bought and sold goods online.

‘This book makes an important contribution to the history of household labour relations in two contrasting societies. It deserves a wide readership.’