Anne Lise Pernotte

Pianist, disciple of Béla Bartok, communist militant, assistant to Hanns Eisler, teacher at the Bauhaus, producer at the ORTF, conductor of choirs popular, publisher, resistance fighter, musicologist specializing in musical folklore… Paul Arma is one of those men who seem to have lived ten lives at once, from these musicians constantly on the move, better able to create and invest in their society than to value the work thus accomplished. Centered on the years of resistance and militant commitment of the composer, Chants du silence seeks to rediscover, as a first world, a part of this unjustly forgotten work.

Pourquoi ce titre surprenant « L'oreille de Proust » ? Parce que Proust était fou de musique et que ses goûts, à une époque où les salons parisiens accueillaient de la musique de chambre, des joutes pianistiques, d'innombrables mélodies, des transcriptions d'ouvres orchestrales, d'opéras, épousaient tout cet univers extrêmement varié .

Siamo in Danimarca, nel 1959. Alice e Eric Horn sono una giovane coppia innamorata, con una figlia di un anno e un'altra in arrivo, un futuro radioso in un magnifico quartiere ideato da architetti e designer - il Quartiere delle Farfalle - alla periferia di Copenaghen. Finché l'incontro con un vecchio amico, un intellettuale hippie che vive in una comune, accenderà l'interesse di Eric per le gioie del sesso libero. Cercherà allora di coinvolgere Alice in un progetto di coppia dove il precetto è «La fedeltà esiste finché esiste sincerità tra i due». Come giocare con il fuoco…

Bien oublié aujourd’hui, Paul Arma – de son vrai nom Imre Weisshaus – fut l’élève de Bartok, dut fuir dès 1926 l’antisémitisme de sa Hongrie natale, voyagea aux États-Unis, puis s’installa en Allemagne où il fut proche du Bauhaus et Hanns Eisler. En 1933, nouvel exil, vers la Suisse puis la France où il sympathise avec l’intelligentsia communiste. À Paris, il travailla pour la radio jusqu’à sa retraite en 1974. C’est pour l’ORTF qu’il composa plusieurs de ses pièces pour piano. Il mourut à Massy en 1987, à 83 ans.

Ildegarda, ormai monaca autorevole e ammirata, da tempo risiede nel monastero benedettino di Disibodenberg. Vi è stata condotta dalla sua inquieta giovinezza, durante la quale aveva abbandonato la nobile famiglia d'origine per seguire la propria missione. Neanche questa, tuttavia, potrà essere la sua dimora: una visione le appare, esortandola a partire e a fondare una nuova comunità religiosa, in un luogo remoto e isolato. «Se ti senti più sicura fra le mura del tuo monastero» aveva detto la voce, «allora mi tradisci.» È la chiamata divina, che la sprofonda nell'angoscia: con che animo separarsi dal suo fedele amico, il monaco Volmar, e dalla sua amata discepola Richardis, con i quali ha condiviso i pensieri più profondi e le emozioni più sublimi? Ma alla fine la voce interiore sarà più forte di ogni umana esitazione..