Claretta

Un identico crudele destino ha segnato la vita delle amanti segrete di Benito Mussolini e Adolf Hitler. Claretta Petacci e Eva Braun nacquero lo stesso mese e lo stesso anno, a distanza di pochi giorni, nel febbraio 1912, e nello stesso mese e nello stesso anno, a distanza di pochi giorni (il 28 e il 30 aprile 1945), scelsero di morire accanto ai loro uomini, all'età di trentatré anni. Ma aldilà di queste suggestive coincidenze, ad accomunare la loro sorte è stata soprattutto la speculare vicenda umana che le ha collocate accanto ai due dittatori quali favorite privilegiate, nonché fedeli custodi dei loro più intimi segreti..

Conservati negli Archivi di Stato e coperti da segreto per settant'anni, i diari rivelano in Claretta Petacci una testimone d'eccezione dell'Italia fascista. Nel biennio cruciale 1939-1940 Hitler dà inizio al conflitto con l'invasione della Polonia e, superate le iniziali esitazioni, Mussolini scende in guerra al suo fianco. Nella puntigliosissima cronaca di ore, giornate, settimane e di anni Claretta riporta con minuzia le considerazioni che conducono Mussolini dalla neutralità all'entrata in guerra, i suoi commenti alle mosse di Germania, Francia, Inghilterra, le sue preoccupazioni per il futuro della nazione, i rapporti con il Vaticano, con la stampa, con i suoi più stretti collaboratori…

Di lei hanno detto di tutto: che era una ragazza semplice e un po' folle; che fu il suo amore cieco per Mussolini (da cui la separava una differenza d'età di quasi trent'anni) a condurla alla morte; che era una fanatica esaltata; che era tanto bella quanto insidiosa. Ma si tratta di una Storia scritta dagli uomini. La nuova indagine di Mirella Serri offre un'immagine differente, restituendo a Claretta Petacci il vero ruolo politico da lei giocato sullo scenario degli eventi che condussero il leader del partito fascista dalla gloria indiscussa alla sconfitta. Non una sciocca, non soltanto una delle «mantenute di Stato» - le amanti del Duce che percepivano uno stipendio dal regime - ma un'abile e astuta calcolatrice..

Born in 1924 in the then Dutch East Indies (now Indonesia), Gerard Schurmann grew up in England, and after serving in the Royal Air Force during the war, combined his career as a concert pianist with a diplomatic role as Cultural Attache at the Netherlands Embassy. On the recommendation of Alan Rawsthorne, Ealing Studios commissioned Schurmann for the score for the Jack Hawkins police drama ‘The Long Arm’ (released as ‘The Third Key’ in the US). More commissions followed, initially from the burgeoning British 1950s horror scene (represented here by Konga and Horrors of the Black Museum and then from mainstream cinema. ‘The Ceremony,’ directed by and starring Laurence Harvey was followed by ‘Dr. Syn, alias The Scarecrow’ and the WWII action movie ‘Attack on the Iron Coast,’ starring Lloyd Bridges. Rumon Gamba completes this overview with scores from Claretta, a lavish portrayal of the final days of Mussolini and his mistress Claretta Petacci; and finally the 1997 film ‘The Gambler’ in which Sir Michael Gambon vividly portrayed the great Russian novelist Fyodor Dostoyevsky.

Born in 1924 in the then Dutch East Indies (now Indonesia), Gerard Schurmann grew up in England, and after serving in the Royal Air Force during the war, combined his career as a concert pianist with a diplomatic role as Cultural Attache at the Netherlands Embassy. On the recommendation of Alan Rawsthorne, Ealing Studios commissioned Schurmann for the score for the Jack Hawkins police drama ‘The Long Arm’ (released as ‘The Third Key’ in the US). More commissions followed, initially from the burgeoning British 1950s horror scene (represented here by Konga and Horrors of the Black Museum and then from mainstream cinema.

La tragica avventura della Repubblica di Salò è stata fra le più pesantemente colpite dalle semplificazioni ideologiche. Tanto le versioni dei vincitori quanto quelle dei vinti hanno trascurato, e mistificato, la realtà storica a favore dell'esaltazione di amor di patria, sentimento nazionale, passione civile e - da ultimo - consacrazione eroica delle vittime. Mimmo Franzinelli si lascia alle spalle queste logiche e sulla base di fonti inedite o sinora trascurate descrive la tentata resurrezione del fascismo nel settembre 1943 e i successivi sviluppi fino all'aprile 1945. Gli scritti di Mussolini, i rapporti di Kappler per Hitler, le carte di Claretta Petacci, i notiziari della Guardia nazionale repubblicana, le note della Segreteria particolare del duce rivelano una storia inedita di equilibri estremamente instabili, dove Mussolini, inseguendo il sogno di una rinascita improbabile - anche sul piano personale -, svolge comunque un ruolo da protagonista nella guerra civile innescata dalla costituzione della RSI e dall'insediamento del suo quartier generale sul lago di Garda..