il Medico Della Mutua D'agata

Guido Tersilli, giovane medico appena laureato, resosi conto che la libera professione non concede, almeno agli inizi, la tranquillità economica cui aspira, decide di raggiungere il suo scopo arraffando clienti tra l'enorme pletora di mutuati. Gli inizi, però, sono piuttosto scoraggianti - Dr. Guido Tersilli finds himself in the hospital for a nervous breakdown. In fact, this is due to the disproportionate number of patients that the doctor had at his studio. However, a few months before this event Guido was a different person. He was just a simple pediatrician of Rome who performed a few visits for children.

There are few World film composers that can boast the prolificacy of Piero Piccioni. Since the early 1950s Piccioni has been a truly innovative composer of film music. In the 1950s he composed under the pseudonym of Piero Morgan, and since his first soundtrack Il Mondo Le Condanna of 1952, many directors sought Piero Piccioni to score the soundtracks for their films: Luchino Visconti, Bernardo Bertolucci, Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Elio Petri, Francesco Rosi, Mario Monicelli, Alberto Lattuada, Alberto Sordi, Luigi Comencini, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmuller, Tinto Brass, Dino Risi, are just some of the great directors for whom he scored more than 300 wondrous soundtracks. Swept Away, Le Mani sulla città’, Camille 2000, Colpo Rovente, The 10th Victim, Amore mio aiutami, More Than a Miracle, The Light at the Edge of the World, Puppet on a Chain, Lucky Luciano, Cristo si è Fermato a Eboli, Anna Karenina, Finché c’è guerra c’è speranza, Viaggio con papà, Fumo di Londra are just a few gems among many more. With great versatility, Piccioni incorporates jazz, funk, fusion, bossa, classical and contemporary 20th Century symphonic elements into his kaleidoscopic sounds which have been the lush sonic backdrop for everything from psychedelic, political, thriller, horror, romantic, comedy, western, classic novel adaptations, mythological, historic and epic film productions of the golden age of Italian and international cinema spanning four decades.

There are few World film composers that can boast the prolificacy of Piero Piccioni. Since the early 1950s Piccioni has been a truly innovative composer of film music. In the 1950s he composed under the pseudonym of Piero Morgan, and since his first soundtrack Il Mondo Le Condanna of 1952, many directors sought Piero Piccioni to score the soundtracks for their films: Luchino Visconti, Bernardo Bertolucci, Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Elio Petri, Francesco Rosi, Mario Monicelli, Alberto Lattuada, Alberto Sordi, Luigi Comencini, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmuller, Tinto Brass, Dino Risi, are just some of the great directors for whom he scored more than 300 wondrous soundtracks. Swept Away, Le Mani sulla città’, Camille 2000, Colpo Rovente, The 10th Victim, Amore mio aiutami, More Than a Miracle, The Light at the Edge of the World, Puppet on a Chain, Lucky Luciano, Cristo si è Fermato a Eboli, Anna Karenina, Finché c’è guerra c’è speranza, Viaggio con papà, Fumo di Londra are just a few gems among many more. With great versatility, Piccioni incorporates jazz, funk, fusion, bossa, classical and contemporary 20th Century symphonic elements into his kaleidoscopic sounds which have been the lush sonic backdrop for everything from psychedelic, political, thriller, horror, romantic, comedy, western, classic novel adaptations, mythological, historic and epic film productions of the golden age of Italian and international cinema spanning four decades.

In quest'ultimo anno, causa pandemia, la figura del medico è stata al centro di elogi smisurati e critiche spietate, ma per tutti rappresenta una categoria indispensabile per fronteggiare le malattie e le paure che ne conseguono…
Una sorta di diario di bordo per capire come si affrontano temi e problemi diversi, quali l'importanza della formazione continua e dell'aggiornamento delle competenze, la sofferta problematica del contenzioso medico-legale e della medicina difensiva, oltre al complesso rapporto con i colleghi, e i cambiamenti della medicina rispetto al passato. "Perché (non) fare il medico" cerca, attraverso il vissuto di un professionista di grande esperienza come Paolo Nucci, senza sconti e mezze verità, di offrire uno scorcio onesto e sincero dell'universo medico, anche riguardo a quegli aspetti del "mito" che fanno parte del bagaglio d'ineffabilità che la professione ippocratica porta con sé da millenni.

Questa raccolta di saggi redatti da Autori diversi non ha la presunzione di affermare certezze o verità inconfutabili, ma si propone di suscitare l’interesse e richiamare l’attenzione dei colleghi sui principali e complessi problemi etici e giuridici della pratica medica nella società moderna. In questi ultimi decenni i successi della medicina hanno dato origine a nuovi interrogativi sui temi eticamente sensibili, che hanno creato sconcerto e contrasti tra i medici stessi