Kaori Tsurutani Metamorfosi

Kaori Muraji is considered one of the most prominent classical guitarists of today, and her challenges and activities are always regarded with keen interest by the entire classical music community. Born in Tokyo, Japan Kaori Muraji received her first lessons on the guitar from her father Noboru Muraji at the age of three. Kaori Muraji, classical guitar.

Mutsuyuki Motomura, born in Kagoshima Japan, started concert activities in his teens. After earning a bachelor's degree of engineering at the University of Tokyo, he studied both modern and early music with Walter van Hauwe at Sweelinck Conservatorium Amsterdam, and proceeded to his postgraduate study with Jeanette van Wingerten. After years of musical activities in Europe, he is now one of the leading recorder player in Japan.He gives life to the recorder’s characteristics – celestial limpid tones and subtle narrative nuances. His performance expresses the exquisite combination to bring out the charms of each piece – not only a masterpiece but also a small piece. He forms the boroque ensemble ‘Lusthoffers’ and the recorder consort ‘SWEET FLUTES’. Besides, his own recital series extensively covering recorder repertoire is attracting much attention.

Viviamo in un mondo sempre più difficile da decodificare. Non è l’effetto di un semplice cambiamento, ma di un vero e proprio processo di metamorfosi. La caduta del Muro di Berlino, gli attentati dell’11 settembre, il catastrofico mutamento climatico in tutto il mondo, il disastro del reattore di Fukushima, fino alle crisi della finanza e alle minacce alla libertà create dalla sorveglianza totalitaria nell’era della comunicazione digitale: sono eventi globali che hanno mandato all’aria quelle che finora sono state le certezze, le costanti antropologiche della nostra vita e della nostra concezione del vivere comune.

"Le metamorfosi" inaugurò nel 1951, insieme ai racconti di Lucentini, la collana dei "Gettoni". Piacque a Elio Vittorini la sua forma divertente di "capriccio": una suite di sogni enunciati da cinque diversi personaggi che potrebbero essere gli autori di un romanzo da inventare sulla traccia dei loro racconti. Sogno dopo sogno si intrecciano e si inseguono temi, simboli, allegorie, piccoli miti, favole in cui ciascuno di noi può trovare la chiave delle cose, l'interpretazione stessa di quanto il personaggio ha sognato. Sotto l'apparente astrattezza del "gioco", Lalla Romano ha saputo costruire un libro imprevedibile come i sogni che descrive, ricco di spunti umoristici, o drammatici o meditativi, tutti di pungente umanità.

Kaori Kobayashi (Kobayashi Kaori, born October 20, 1981), is a Japanese jazz saxophonist and flautist. She grew up in Tokyo. Kobayashi was born on October 20, 1981 in the Kanagawa Prefecture. Her father was a photographer and her mother, a piano teacher. Beginning at a very young age, Kobayashi learned to play the piano. When she was 13 years old she joined a brass band and started to play the flute. Four years later she stopped playing in the band, instead choosing to start a relationship with the saxophone. After that she turned to jazz. After four years, having learned from Bob Zangu how to play the saxophone in a jazz setting, she entered the Senzoku College of Music. After graduating, she got a contract with the label Victor Entertainment and her first album, Solar, appeared.

On this 2009 collection, Tokyo-born classical guitarist Kaori Muraji performs a diverse range of selections for solo guitar including pop tunes Tears In Heaven and In My Life, Ryuichi Sakamoto's Merry Christmas, Mr. Lawrence, a medley from West Side Story and Chopin's Nocturne No. 2.

Attribuita a un Antonino Liberale di cui non si ha alcuna notizia e allestita con ogni probabilità tra il II e il III secolo, questa silloge di racconti di metamorfosi ci è stata tramandata da un codice di Heidelberg, il Palatinus Graecus 398. Il ricchissimo commento di Sonia Macrì e Tommaso Braccini ricostruisce con sapienza tutta la complessa rete mitografica, folklorica e antropologica che le fa da sfondo. «Tifone inseguì gli dèi, incalzandoli. Essi però gli sfuggirono, avendo la precauzione di mutare il proprio sembiante in quello di animali. E così, Apollo divenne uno sparviere, Ermes un ibis, Ares un pesce lepidoto, Artemide un gatto, Dioniso a sua volta si rese simile a un capro, Eracle a un cerbiatto, Efesto a un bue, Leto a un toporagno e ciascuno degli altri dèi cambiò aspetto nel modo in cui riuscì. Quando, poi, Zeus colpì Tifone con un fulmine, quello, consumato dal fuoco, si nascose nel mare e lì spense le fiamme..