Kaori Tsurutani Metamorfosi

Eccoci al terzo e ultimo Libro delle Metamorfosi. La più ricca delle Antologie di Urania è adesso completa.

Se avete acquistato e conservato il Primo Libro (Urania 482) di queste Metamorfosi, se terrete da conto questo Secondo Libro, e se li aggiungerete al Terzo, che uscirà a suo tempo, non avrete soltanto letto quindici splendidi racconti inediti su un tema classico, ma sarete in possesso di una delle più complete, organiche e originali antologie di fantascienza che siano state pubblicate in Italia negli ultimi dieci anni.

E' stato Damon Knight a osservare che "Le metamorfosi di Ovidio sono in sostanza un'antologia di fantascienza." Può darsi. Ma è certo che le fantasie metamorfiche, da Omero a Nicandro di Colofone, e da Apuleio a Kafka, possono oggi essere riprese soltanto in chiave di FS. Più concisamente di Ovidio, che articolò il suo poema in XV libri, Urania ha preparato per i suoi lettori un'antologia in 3 parti di cui questa è la prima.

Prefazione di Pier Aldo Rovatti. Interventi di Silvano Agosti, Pierpaolo Capovilla, Nicola Lagioia, Paolo Virzì. Guardando in prospettiva ai quattro decenni trascorsi dall'approvazione nel 1978 della legge 180, che sancisce la chiusura dei manicomi, Cipriano compila un'agile storia della psichiatria per raccontare le metamorfosi del dispositivo manicomiale: a partire dal manicomio concentrazionario inventato da Pinel nel 1793, passando per il manicomio chimico (psicofarmaci e categorie diagnostiche) affermatosi negli ultimi decenni, e arrivando al manicomio digitale prossimo venturo, dove la rete diventerà il panottico perfetto da cui non si potrà sfuggire. Questa ricostruzione della lunga lotta al concetto stesso di manicomialità arriva non dimeno a concludere che oggi è più che mai necessaria una nuova rivoluzione anti-manicomiale..

Mutsuyuki Motomura, born in Kagoshima Japan, started concert activities in his teens. After earning a bachelor's degree of engineering at the University of Tokyo, he studied both modern and early music with Walter van Hauwe at Sweelinck Conservatorium Amsterdam, and proceeded to his postgraduate study with Jeanette van Wingerten. After years of musical activities in Europe, he is now one of the leading recorder player in Japan.He gives life to the recorder’s characteristics – celestial limpid tones and subtle narrative nuances. His performance expresses the exquisite combination to bring out the charms of each piece – not only a masterpiece but also a small piece. He forms the boroque ensemble ‘Lusthoffers’ and the recorder consort ‘SWEET FLUTES’. Besides, his own recital series extensively covering recorder repertoire is attracting much attention.