Maurizio Zacaria Rachmaninov

MAURIZIO ZACCARIA is an Italian pianist, born in Bari.
His repertoire ranges from Classical to Contemporary music, from soloist to soloist with orchestra to chamber music in the most various formations.

Together with long-term duo partner Inon Barnatan, best-selling Decca cellist Alisa Weilerstein records two of the giants of cello chamber music: the Rachmaninov and Chopin sonatas.

A distanza di tredici anni dalla registrazione della Sinfonia n. 9, album di debutto su Decca per Maurizio Baglini, il pianista toscano ritorna ad affrontare Beethoven trascritto da Liszt con una nuova proposta: la Sinfonia n. 6 op. 68 “Pastorale”. Un progetto che presenta all'ascoltatore alcuni legami indissolubili: la figura centrale di Beethoven nella storia universale, l'inclusione di culture esotiche – quella turca, nello specifico – nell'evoluzione sociologica europea, l'intervento fondamentale di Franz Liszt nella valorizzazione della musica di Beethoven nel secondo Ottocento. Beethoven ebbe un rapporto fortissimo con la società, con la politica e con la natura, percepita come trasfigurazione dell'esistenza terrena e ultraterrena: un rapporto spirituale, oltre che concreto e quotidianamente alimentato da un desiderio di frequentazione dell'ambiente a lui circostante. Questo sentimento che lega la natura con l’esistenza stessa, la vita, sono tutti presenti nella “Pastorale” come anche nei brani di Liszt che completano l’album: dal carattere bucolico dell’Allegro Pastorale e della Pastorale n. 3 al senso di caducità dell’esistenza della Totentanz.

A distanza di tredici anni dalla registrazione della Sinfonia n. 9, album di debutto su Decca per Maurizio Baglini, il pianista toscano ritorna ad affrontare Beethoven trascritto da Liszt con una nuova proposta: la Sinfonia n. 6 op. 68 “Pastorale”. Un progetto che presenta all'ascoltatore alcuni legami indissolubili: la figura centrale di Beethoven nella storia universale, l'inclusione di culture esotiche – quella turca, nello specifico – nell'evoluzione sociologica europea, l'intervento fondamentale di Franz Liszt nella valorizzazione della musica di Beethoven nel secondo Ottocento. Beethoven ebbe un rapporto fortissimo con la società, con la politica e con la natura, percepita come trasfigurazione dell'esistenza terrena e ultraterrena: un rapporto spirituale, oltre che concreto e quotidianamente alimentato da un desiderio di frequentazione dell'ambiente a lui circostante. Questo sentimento che lega la natura con l’esistenza stessa, la vita, sono tutti presenti nella “Pastorale” come anche nei brani di Liszt che completano l’album: dal carattere bucolico dell’Allegro Pastorale e della Pastorale n. 3 al senso di caducità dell’esistenza della Totentanz.

Grammy winner Daniil Trifonov presents a cycle of Sergei Rachmaninov’s highly virtuosic Piano Concertos.

If you regard Rachmaninov’s Third Symphony as a decadent, nostalgic remnant of Czarist Russia, then you really should hear this performance. The music couldn’t sound fresher, lighter, or more modern. It’s not that Vasily Petrenko slights those lush, romantic elements, but he certainly doesn’t dwell on them either. As for the rest of the disc, the presence of Vocalise was inevitable, but the Caprice bohémien is a delightful work, far too little known, and it’s as splendidly played as the symphony. EMI’s engineers do everyone proud. This is definitely a distinctive view of Rachmaninov, a breath of fresh air, and a nice complement to more traditional approaches.

Symphonic in scale and with great dramatic power, Rachmaninov’s Piano Sonata No. 1 in D minor is an underappreciated masterpiece, depicting a tremendous range of human emotions. The turbulent and brilliant Piano Sonata No. 2 in B flat minor is heard in the 1931 revised version which clarifies textures and streamlines the work, heightening its emotional impact. The Isle of the Dead employs Georgy Kirkor’s 1957 transcription which Boris Giltburg has revised significantly.
Giltburg’s authority in Rachmaninov has been universally acknowledged, with his performances termed ‘characterful, sensitive and technically dazzling’ by BBC Music Magazine (Naxos 8.574528).

Maurizio Pollini (5 January 1942 – 23 March 2024) was an Italian pianist and conductor. He was known for performances of Beethoven, Chopin, Debussy, and the Second Viennese School, among others.

The two albums OC19040B and OC19041B introduce Beethoven’s more intimate works that appropriately trace his evolution: from the four Sonatinas, WoO 50 and 51, Anh. 5/1, 5/2, composed in the late 1780s or early 1790s and published posthumously; exploring the four sonatas of the first-period…