no Borders Giuliana Facchini

Valerio ha quasi diciassette anni e frequenta la terza liceo. Vive con la madre single, con la quale ha un rapporto sereno, ed è invaghito della trentacinquenne Elena che abita nel suo palazzo, a cui dedica poesie d’amore anonime che infila di nascosto sotto la sua porta. Nell’ex portineria del condominio abita anche Carlos, compagno di liceo e amico più caro di Valerio. A chiudere il cerchio c’è Lavinia, compagna inseparabile dei due, sempre con un fiore tra i capelli. La vita scorre tranquilla per i tre ragazzi, divisa tra studio, svago, riflessioni sulle loro problematiche adolescenziali, finché alcuni avvenimenti irrompono nella loro esistenza e la cambiano. La ragazza più bella del liceo viene aggredita in discoteca, durante una festa di compleanno. Carmen, la sorellina di Carlos, viene urtata da un’auto mentre rincorre una pallina trovata al parco, ed è portata in ospedale per accertamenti. Mai la vita è sembrata così fragile. Nello stesso ospedale è ricoverata anche Elena, l’avvenente vicina, che Valerio ora vede in una luce diversa.

Hugh Masekela is a world-renowned flugelhornist, trumpeter, bandleader, composer, singer and defiant political voice who has maintained a close influence on, and involvement in, his home country of South Africa, while building a stellar international career through over half a century of performing and recording.

No Borders (1990) is an album by the Japanese jazz pianist and composer Keiko Matsui. It was released under the Blue Note label and is considered one of her early works that helped establish her signature style—a blend of smooth jazz, jazz fusion, and world music influences.

No Borders focuses on classical pieces as a basis for improvisation, and, on the other hand, also contains a completely composed original composition by Beirach: "Steel Prayers", a piece for the victims of 9/11. To take classical pieces and open them for improvisation, without depriving them of their character, is also the basic principle in the cooperation with violinist Gregor Hübner.