Philip Roth Addio Columbus

Uscito subito prima del Lamento dì Portnoy, questo terzo romanzo di Philip Roth contiene già tutto il sarcasmo, l'ironia tagliente, l'inquietudine morale delle opere della maturità. Ma possiede una caratteristica che lo rende una stella preziosa: è l'unico romanzo del maestro di Newark ad avere per protagonista una donna. Con Lucy, Roth consegna alla storia della letteratura un personaggio agghiacciante e commovente, incarnazione di una donna che lotta per non sprofondare nella propria follia.

Eine intime und doch universale Geschichte von Verlust, Reue und stoischem Gleichmut. Roth zeichnet das Schicksal seines Jedermann nach: Er ist der Vater zweier Söhne aus erster Ehe, die ihn verachten, und einer Tochter aus einer späteren Ehe, die ihn vergöttert. Er, der einsame Ex-Ehemann von drei ganz verschiedenen Frauen. Am Ende ist er zu einem verbitterten Mann geworden, der mit seinem Schicksal hadert - ein Mann, der er nie sein wollte.

Alles ist vorbei für Simon Axler. Der gefeierte Theaterstar hat mit sechzig alles Selbstvertrauen und alle Ausstrahlung verloren. Macbeth, Peer Gynt und Onkel Wanja - alle seine großen Rollen haben sich "in dünne Luft aufgelöst". Diesen fatalen Prozess der Selbstauflösung versucht er nun durch die Beziehung zur lesbischen Pegeen, der Tochter eines Jugendfreundes, aufzuhalten…

Dopo le cupe meditazioni sulla mortalità e la fine in Everyman e Il fantasma esce di scena , e l'amara ironia di uno sguardo retrospettivo sulla giovinezza in Indignazione , Roth aggiunge un altro inquietante tassello all'opera dei suoi ultimi anni. In questo lungo viaggio verso la notte, raccontato da Roth con l'inimitabile urgenza, bravura e serietà di sempre, tutti i mezzi che usiamo per convincerci della nostra solidità, tutte le rappresentazioni che nella vita diamo di noi stessi - talento, amore, sesso, speranza, energia, reputazione - vengono messi a nudo.