Santoni Dilaga

Why has Pelléas et Mélisande taken its place as one of opera’s greatest masterpieces? Debussy deployed a unique style in this work, flexible and natural, never forcing the prosody of words and phrases. In this new historically informed interpretation, François-Xavier Roth has endeavoured to do justice to this music that is at once so strong and so delicate, seconded by a handpicked cast of today’s finest French singers.

Love is the common thread running through this first recorded recital by soprano Vannina Santoni; it's also an opportunity to look back over her fifteen-year career, through her leading roles, alongside her favourite musicians. With the help of the Orchestre National de Lille and Quebecois conductor Jean-Marie Zeitouni, she places her sensual voice at the service of famous operatic arias featuring the amorous heroines of Gounod, Massenet, Puccini (‘O mio babbino caro’), Catalini (‘Ne andrò’ from La Wally) and Verdi (Desdemona’s poignant ‘Ave Maria’ from Otello). The programme also includes a rare but sublime aria from Franco Alfano’s Tolstoy-inspired opera Risurrezione (1904), as well as the magnificent ‘Saint-Sulpice’ duet from Massenet’s Manon, with tenor Julien Dran. Finally, Vannina Santoni pays homage to her Corsican roots with a new orchestration of the lullaby ‘O Ciucciarella’ that Corsican mothers have sung to their children for generations.

Love is the common thread running through this first recorded recital by soprano Vannina Santoni; it's also an opportunity to look back over her fifteen-year career, through her leading roles, alongside her favourite musicians.

Debussy’s song cycle Ariettes oubliées of 1888 set six poems from Paul Verlaine’s collection Romances sans paroles, beginning with C’est l’extase and Il pleure dans mon cœur – penetratingly poetic images of love’s ecstasy and rainlike tears of despair.

È il 12 agosto e l'ispettore Marzio Santoni, detto Lupo Bianco, con il fido assistente Kristal Beretta si ritrova a indagare sull'improvvisa morte di Ugo Franzelli, l'anziano medico condotto di Valdiluce. Cosa è accaduto in quella baita isolata tra le montagne? Nella sua vita intrecciata con strani personaggi, sostanze proibite, denaro e donne, Franzelli aveva curato i mali degli abitanti del paese ma ne aveva anche custodito i segreti: tra le sue carte c'è un dipinto incompiuto dove in mezzo a una ghirlanda colorata spunta il volto di un giovane: potrebbe essere lui l'assassino? Il profumo di una pietanza che aleggia nella baita ossessiona l'ispettore, ma per la prima volta anche il suo infallibile olfatto sembra non riuscire più a individuare gli ingredienti. E a complicare il quadro è giunto a Valdiluce un gruppo di tosatori di pecore maori, portando con sé un altro oscuro enigma: il loro capo Mikaere è riuscito a insidiare il cuore di Ingrid Sting, la fidanzata di Santoni?

Un corpo senza vita giace sulla neve nell'apparente tranquillità del bosco. Accanto al cadavere, sul tronco di un albero, è stato inciso un cuore con all'interno il nome della vittima e una lettera greca. L'assassino ha lasciato la sua firma, un segno destinato a ripetersi e a seminare il panico tra i vicoli del paesino di montagna. L'ispettore Santoni, però, non riesce a indagare con la sua solita lucidità. Qualcosa - qualcuno - offusca la sua mente investigativa…

La partita perfetta, secondo l'indimenticato adagio di Gianni Brera, termina con il risultato di 0 a 0. Squadre attente tatticamente, corte, concentrate; le difese controllano gli attacchi, le forze in campo si bilanciano: nessun gol. Ma siamo sicuri che una partita con due formazioni che arrivano ad annullarsi a tal punto da bloccare il risultato su un pareggio a reti inviolate, racchiuda veramente lo spirito del gioco, e quindi il suo massimo livello di perfezione? Non sarebbero più rappresentativi novanta minuti ricchi di gol e di emozioni? Una di quelle partite che lasciano il tifoso palpitante e con la voce roca? Partendo da queste domande Corrado del Bò e Filippo Santoni de Sio, filosofi di professione e appassionati tifosi, danno vita a un derby filosofico consumato a colpi di rimandi colti e citazioni sportive..