Aleksander Kulisiewicz

A Polish musician, a Jewish conductor, a secret choir, and the rescue of a trove of music from the Sachsenhausen concentration camp.

I'd like to burn some chicks or hags,
I'd like some kiddies too.
I wish I had a hundred chimneys,
Like they have in Birkenau!

The world is only just beginning to count the cost and to pay homage to those who perished in the Holocaust. This American Composers Forum disc makes an important contribution to the debt we owe these thousands of people. It provides a heart-rending aural picture of some of the music that was performed so bravely and defiantly in the concentration camps, and honours the musicians who died at the hands of Hitler's hostile regime. Much of the craziness of the time comes across in the music, even without understanding the words.

In una fredda notte di ottobre del 1942, le guardie del campo di concentramento di Sachsenhausen sorprendono un gruppo di prigionieri ebrei radunati in segreto. Sono i membri di un coro clandestino, che stanno provando il repertorio guidati dal direttore d'orchestra Rosebery d'Arguto. Molti di loro vengono giustiziati sul momento, e quelli che sopravvivono alla rappresaglia sono deportati ad Auschwitz-Birkenau di lì a poche settimane. L'unico che riesce a salvarsi è Aleksander Kulisiewicz, un musicista polacco dotato di una singolare e incredibile memoria. È a lui che Rosebery, prima di morire, affida una missione importantissima: usare il suo dono per salvare il patrimonio musicale delle vittime dei campi nazisti..