Con questo terzo CD, dedicato a varie composizioni di Alessandro (Pietro Gaspare) Scarlatti (Palermo, 2 maggio 1660 – Napoli, 22 ottobre 1725) destinate precipuamente all’organo, continua il progetto che prevede la registrazione degli «Opera Omnia per tastiera» del grande compositore «Palermitano».
Con questo terzo CD, dedicato a varie composizioni di Alessandro (Pietro Gaspare) Scarlatti (Palermo, 2 maggio 1660 – Napoli, 22 ottobre 1725) destinate precipuamente all’organo, continua il progetto che prevede la registrazione degli «Opera Omnia per tastiera» del grande compositore «Palermitano».
This is our fourth CD containing compositions by Alessandro Scarlatti (1660–1725) that were chiefly meant for the harpsichord and performed on it. The project stemmed, in a natural, almost parallel fashion, from the programme for the study and publication of the vast corpus of manuscript sources (no less than 25) of Alessandro Scarlatti’s pieces for keyboard instruments that was started by us more than ten years ago: the publication of his Opera Omnia per strumento a tastiera by the publisher Ut Orpheus Edizioni of Bologna (edited by Andrea Macinanti and Francesco Tasini) began in 2000 and was completed in 2012 with the printing of the sixth and last volume.
La grande lezione di Alessandro Scarlatti, un tempo oscurati notevolmente dalla considerazione unilaterale dell’imponente corpus sonatistico del figlio Domenico, si espandono – direttamente o indirettamente – sulla produzione tastieristica dei coetanei Gaetano Greco (Grieco; 1657ca-1728) e Francesco Mancini (1672-1737); e ancora, la sua azione si ravviva e acquista un significato pieno se messa a confronto con il successivo cembalismo virtuosistico di Francesco Durante e di Leonardo Leo.
This is our fourth CD containing compositions by Alessandro Scarlatti (1660–1725) that were chiefly meant for the harpsichord and performed on it. The project stemmed, in a natural, almost parallel fashion, from the programme for the study and publication of the vast corpus of manuscript sources (no less than 25) of Alessandro Scarlatti’s pieces for keyboard instruments that was started by us more than ten years ago: the publication of his Opera Omnia per strumento a tastiera by the publisher Ut Orpheus Edizioni of Bologna (edited by Andrea Macinanti and Francesco Tasini) began in 2000 and was completed in 2012 with the printing of the sixth and last volume.
Recentemente si è rivalutata l”importanza di Alessandro anche come vero fondatore dell”importante «scuola tastieristica napoletana», della grande tradizione di una città, Napoli, «considerata come la capitale dell”armonia, la sorgente da cui si sono irradiati, in ogni altra parte d”Europa, il genio, il gusto e la cultura» (CHARLES BURNEY, The Present State of Music in France and Italy, London 1771).
On this sixth volume of Alessandro Scarlatti's opera omnia for keyboard, once again the star is the eighteenth century Italian Anonymous Ferrarese harpsichord owned by Francesco Tasini. Toccatas, Arpeggi, Introduzioni, and even the famous 'Folly of Spain', are contained in this volume featuring the brilliant and rich harmonics of the precious historical instrument. Extremely interesting is the interpretation by Francesco Tasini - a master of the period performance practice - that succeeds in giving us a perfect understanding of the correct approach to the compositions by Alessandro Scarlatti, true founder of the Neapolitan keyboard School.
The fifth volume of the Alessandro Scarlatti complete works for keyboard series. On this new release we enjoy the small Carlo Serassi op.442 organ (“Organino”) of 1836, today located in the basilica of S. Maria di Campagna, in Piacenza, after being placed in 1859 in the Municipal Theatre in the same city. This unique instrument, originally “Organo da Sala in Casa Serassi”, is perfectly suited to the Toccatas, Sonatas and Follias from the great master from Palermo.
La grande lezione di Alessandro Scarlatti, un tempo oscurati notevolmente dalla considerazione unilaterale dell’imponente corpus sonatistico del figlio Domenico, si espandono – direttamente o indirettamente – sulla produzione tastieristica dei coetanei Gaetano Greco (Grieco; 1657ca-1728) e Francesco Mancini (1672-1737); e ancora, la sua azione si ravviva e acquista un significato pieno se messa a confronto con il successivo cembalismo virtuosistico di Francesco Durante e di Leonardo Leo.
La grande lezione di Alessandro Scarlatti, un tempo oscurati notevolmente dalla considerazione unilaterale dell’imponente corpus sonatistico del figlio Domenico, si espandono – direttamente o indirettamente – sulla produzione tastieristica dei coetanei Gaetano Greco (Grieco; 1657ca-1728) e Francesco Mancini (1672-1737); e ancora, la sua azione si ravviva e acquista un significato pieno se messa a confronto con il successivo cembalismo virtuosistico di Francesco Durante e di Leonardo Leo.