Circeo

The compositions on this CD mark the final forays of Mario Castelnuovo-Tedesco into expansive works crafted for concert guitarists, bound together by a cohesive concept and a consistent unity of inspiration. Most importantly, they stand as the ultimate pieces for solo guitar that the Italian composer managed to fully complete. “Appunti” op. 210, his final composition for solo guitar, commissioned by Ruggero Chiesa, remain unfinished, albeit of notable merit: Castelnuovo-Tedesco’s death precluded their completion, with just the initial two notebooks fulfilled. Moreover, these notebooks were expressly designed for a student audience, since they are characterised by their approachability and mechanical simplicity.

The compositions on this CD mark the final forays of Mario Castelnuovo-Tedesco into expansive works crafted for concert guitarists, bound together by a cohesive concept and a consistent unity of inspiration. Most importantly, they stand as the ultimate pieces for solo guitar that the Italian composer managed to fully complete.

1975. Roma e l'Italia intera sono sconvolte dalla notizia di un crimine talmente efferato da essere inconcepibile. In un piccolo comune della provincia di Latina, tre giovani di buona famiglia hanno rapito e torturato per un giorno e una notte due ragazze, uccidendone una e causando gravi ferite all'altra prima di essere arrestati. Chi sono questi tre aguzzini, e come sono potuti arrivare a commettere un atto così crudele? La verità ha le sue radici nella tormentata vita sociale degli anni Settanta, in cui il culto della violenza e l'ideologia neofascista allungano i loro tentacoli anche negli ambienti più insospettabili… Massimo Lugli e Antonio Del Greco ripercorrono i traumatici eventi del massacro del Circeo, raccontando i pregressi dei colpevoli, lo svolgersi dei fatti e le conseguenze di uno dei crimini più tristemente celebri della storia italiana.

Roma, magnetico catalizzatore con la vertigine dei suoi millenni, introduce a una regione altrettanto ricca di suggestioni culturali, artistiche, naturalistiche: Villa d'Este, Villa Adriana, il fascino medievale della Viterbo dei Papi e quello etrusco della Tuscia, i borghi antichi sui colli della Ciociaria, le meravigliose abbazie come quella di Montecassino.

«Angelo Izzo scrive. Oggi ha 67 anni, è entrato in carcere a 20 per scontare il primo ergastolo, quello per il massacro del Circeo, e in cella sta ancora scontando la condanna al secondo ergastolo, per il delitto di Ferrazzano. Una vita recluso, ingabbiato, tra penitenziari, speciali e non, di mezza Italia. E a un certo punto inizia a scrivere. Ha una smania incontenibile di raccontarsi, raccontare la sua verità, per rendere quasi epica la sua immagine al lettore, per montare l’aura di un male a suo dire inevitabile. Pagine del tutto inedite, quasi incredibili da leggere. Questo libro nasce “grazie” a quelle pagine. Alla testimonianza, dura, durissima, che troverete in quelle pagine..

Le storie prescelte intendono rifarsi a fatti di cronaca o comunque essere contestualizzabili in tal senso, come reso evidente dalle belle copertine che riportano i titoli di giornali con avvenimenti reali che in qualche modo richiamano alla memoria quelli raccontati nel fumetto (dal bandito Vallanzasca all'omicidio del Circeo alle vicende di Unabomber).

Le storie prescelte intendono rifarsi a fatti di cronaca o comunque essere contestualizzabili in tal senso, come reso evidente dalle belle copertine che riportano i titoli di giornali con avvenimenti reali che in qualche modo richiamano alla memoria quelli raccontati nel fumetto (dal bandito Vallanzasca all'omicidio del Circeo alle vicende di Unabomber). Questo volume ristampa le storie "Il Re del Terrore" (Diabolik Ristampa, n. 1) e "Il Segreto di Diabolik" (Anno LI, n. 11). Il Fatto: "Appesi a un Filo". Profondo Nero: DK Copertina di Corrado Mastantuo