Francesco di

Fabio Biondis immense curiosity for characterful music especially of forgotten scores from the Baroque yields another fabulous surprise with Francesco Feos oratorio San Francesco di Sales. Feos reputation is at last starting to wax after having waned dramatically in the nineteenth century and thenceforward: in his own age he was compared very highly with Bach and Handel, and Charles Burney was moved to describe his vocal music as being full of fire and invention and force in the melody and expression of the words; Feo was also a boon companion of Pergolesi.

Aldo Nove in questo suo nuovo libro non si limita a ricostruire la storia di Francesco. Lo fa dal punto di vista del nipote Piccardo, un ragazzino dapprima spaurito di fronte alle scelte radicali dello zio, ma poi gradualmente pervaso di una ammirazione giocata sullo stacco fra il riconoscimento della Verità e la coscienza di non poter essere come Francesco, di non poter seguire il suo cammino nello stesso modo. Sullo sfondo, le forti emozioni e gli sconvolgimenti di un'epoca che non fu affatto buia come talora si crede, ma viva come lo sono i linguaggi infantili, forse i soli a cogliere il momento indicibile in cui la vita di un testimone del Regno come Francesco si trasforma in esperienza condivisibile di santità.

Francesco e Veronica sono due anime destinate ad accompagnarsi in giro per il mondo. Eppure nessuno avrebbe scommesso su un amore così. I soldi che mancano, i problemi in famiglia, un futuro in Sicilia che sembra più incerto che mai, un lavoro che non offre la possibilità di sognare, la muta consapevolezza di non poter mai diventare davvero quello che sentono di essere. Ma Francesco e Veronica riescono a trovarsi lo stesso perché, a volte, le lacrime possono servire per aiutarci a esprimere la grande matassa emotiva che portiamo dentro, la stessa che ognuno di noi trascina con sé e che ci tiene ancorati a terra. Francesco e Veronica, invece, si capiscono e per questo promettono di sostenersi a vicenda per raggiungere insieme quei sogni che non avrebbero osato confessare nemmeno a se stessi. Decidono così di partire..

Eccola la Chiesa dei poveri, aperta a tutti e invocata da papa Francesco. È quella di don Gallo, come dimostra questo libro che, oltre a una prima parte dedicata ai mali della Chiesa e all'elezione del papa, raccoglie le omelie e gli interventi che don Gallo ha pronunciato in occasione di battesimi, funerali, matrimoni e altre occasioni andando incontro alla vita di tante persone. Il ricordo di De André, Pepi Morgia, Fernanda Pivano, del leader dei portuali genovesi Paride Batini insieme al battesimo di Antonio, immigrato alla ricerca di una casa e di un lavoro, di Germana, Francesco, Matteo…: tutte storie toccanti, di autentica umanità, che compongono una ricchissima galleria di personaggi.

Italian composer and guitarist Francesco Di Diuseppe presents a highly personal program of solo guitar works. His work draws heavily from his Florentine experience, and he has developed new harmonies, melodies and rhythms inspired by his pictures and memories of Florence, as well as flashbacks to his childhood in his beloved Naples. Born in Naples in 1979, Francesco Di Giuseppe majored in Classical Guitar at the Conservatorio San Pietro a Majella in Naples, under the direction of Maestro Aniello Desiderio.

This album was born in these last years of study related to the Armenian musical tradition and from the curiosity and the need to bring to knowledge, especially to the vast Western public, the extraordinary figure of Vardapet Komitas.
Through his life, his artistic career and his immense research work not only in the Caucasian territory and especially in the re-proposed musical repertoire, Komitas, stands as a striking example of how ethnomusicological work can lead to the protection of an immense intangible and identity heritage , placing itself in this case on the terrible Genocide of the Armenian people caused by the Ottoman Empire at the beginning of the century.