Pansa Giampaolo il Sangue Dei Vinti

Giampaolo Pansa - Il sangue dei vinti  eBooks & eLearning

Posted by Karabas91 at April 6, 2024
Giampaolo Pansa - Il sangue dei vinti

Giampaolo Pansa - Il sangue dei vinti
Italiano | 2024 | 400 pages | ISBN: 8817186643 | EPUB | 0,6 MB

«Il sangue dei vinti ha rappresentato la prima presa d’atto collettiva che esistevano una serie di episodi che non erano stati mai portati al vaglio della coscienza nazionale. Pagine di storia oscurata o rimossa.» Sono parole di Ernesto Galli della Loggia, in un colloquio con Luca Telese per la prefazione a questo volume. A vent’anni dalla prima edizione, "Il sangue dei vinti" continua a parlare a tutti gli italiani di memoria negata, della resa dei conti che seguì ai giorni della Liberazione, delle pagine più oscure della Resistenza vittoriosa sui nazifascisti. Lo scriveva lo stesso Pansa nell’avvertenza alla prima edizione: voleva «spalancare una porta rimasta sbarrata per quasi sessant’anni». Un risultato raggiunto, che ha innescato un lungo percorso autoriale, il «ciclo dei vinti» che restituisce dignità alle vittime e agli sconfitti della guerra civile..

Giampaolo Pansa - Non è storia senza i vinti. La memoria negata della guerra civile  eBooks & eLearning

Posted by Karabas91 at Feb. 15, 2022
Giampaolo Pansa - Non è storia senza i vinti. La memoria negata della guerra civile

Giampaolo Pansa - Non è storia senza i vinti. La memoria negata della guerra civile
Italiano | 2022 | 320 pages | ISBN: 8817160911 | EPUB | 0,4 MB

«Se Giampaolo Pansa è stato un giornalista stimato per la sua onestà, un giornalista “democratico e di sinistra”, se i suoi libri e i suoi articoli sulla Resistenza gli hanno procurato persino il riconoscimento di Grande Ufficiale della Repubblica da parte del presidente Ciampi, come è possibile che, per aver completato la verità sul “biennio fatale 1943-45”, si sia trasformato in un falsario o, per i suoi peggiori detrattori, nientemeno che in un fascista?». "Non è storia senza i vinti" nasce dalla volontà di trovare una risposta a questo quesito, espresso in modo quanto mai diretto nell'introduzione di Adele Grisendi Pansa. Perché quanto accaduto nel dibattito storico-politico del nostro Paese in seguito ai libri cosiddetti «revisionisti» di Pansa necessita di essere riproposto..

Giampaolo Pansa - I Vinti Non Dimenticano (2011) [Repost]  eBooks & eLearning

Posted by edi1967 at June 9, 2018
Giampaolo Pansa - I Vinti Non Dimenticano (2011) [Repost]

Giampaolo Pansa - I Vinti Non Dimenticano (2011)
Italian | Bur Rizzoli | 2011 | EPUB/AZW3/PDF | Pages 547 | ISBN: 8817041157 | 5 MB

Con I vinti non dimenticano, ideale prosecuzione e completamento di Il sangue dei vinti, Giampaolo Pansa racconta quello che ancora non aveva detto. L’occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia e Fiume. Le stragi in Toscana successive alla Liberazione. La violenta sorte delle donne fasciste. Le uccisioni dei comandanti partigiani e dei politici socialisti che si opponevano all’ingerenza comunista. L’inferno dei lager dove venivano confinati i fascisti da fucilare.

Giampaolo Pansa - Quel fascista di Pansa  eBooks & eLearning

Posted by Karabas91 at Feb. 13, 2019
Giampaolo Pansa - Quel fascista di Pansa

Giampaolo Pansa - Quel fascista di Pansa
Italian | 2019 | 235 pages | ISBN: 8817109320 | EPUB | 0,5 MB

«Gli italiani della mia generazione (sono nato nell'ottobre 1935 e ho 83 anni) portano sulla gobba una colpa che non gli verrà mai cancellata. È quella di essere stati fascisti. A nostra difesa va detto che era quasi impossibile non esserlo. Certo ci sono state delle minoranze eroiche di oppositori. Ma il regime di Benito Mussolini si è rivelato molto pervasivo, lasciando la sua impronta nell'intera società italiana. Anche il Pansa è stato fascista per un paio di anni, dai sei ai sette, quando frequentava la prima elementare. Il bambino che vedete in copertina mentre fa il saluto romano sono io. Indosso la divisa di figlio della Lupa, il primo gradino dell'organizzazione della gioventù mussoliniana. La fotografia è stata scattata da mio padre Ernesto nel giugno 1943. Nell'autunno di quell'anno sarei diventato un balilla, ma in luglio il regime fascista cadde e non mi fu possibile continuare la mia carriera di militante..