Putsch!

"Hitler was Nazi Germany and Nazi Germany was Hitler." Thus it is often presented. While this perspective is true to the extent that Hitler's personality, leadership, and ideological convictions played a massive role in shaping the nature of government and life during the Third Reich, the perspective has led most writers since the end of World War II to ignore other aspects of Nazism in favor of biographies or historical works centered solely around Hitler's contributions to the Nazi Party. This book seeks to fill a significant gap in the literature by concentrating particularly on the Nazi Party and its growth during the years of the Weimar Republic…

Payne dipana i fili intricati della vita pubblica e privata di Hitler per rivelare il vero volto di un individuo dotato di immenso e sinistro magnetismo, che colpì decine di milioni di uomini, facendone dei seguaci del nascente partito nazista. Nonostante il fallito putsch di Monaco, Hitler trascorse i mesi di prigionia scrivendo il Mein Kampf, che aumentò il suo seguito. Giunto al comando indiscusso del Partito, promise ogni cosa ai suoi sostenitori, per poi eliminarli a sangue freddo prima che potessero reclamare una fetta del potere, ormai sua unica fonte vitale. Divenuto Cancelliere, snaturò e distrusse pezzo per pezzo i poteri dello Stato per soddisfare le sue manie ossessive, riarmando la Germania, massacrando i suoi nemici (reali o immaginari), ricattando uno a uno i leader europei e facendo infine precipitare il mondo nel caos della Seconda guerra mondiale.

Allegedly the only man capable of holding the Führer's intense gaze, Rothay Reynolds was a leading foreign correspondent between the wars and ran the Daily Mail's bureau in Berlin throughout the 1920s and 1930s.