Raul Pupo

Primavera 1945. Finisce la seconda guerra mondiale in Europa e l’Italia, che l’ha combattuta a fianco dei nazisti, ne esce sconfitta. Che significa per gli italiani che vivono alla frontiera adriatica? Per la maggior parte di loro, un sospiro di sollievo seguito immediatamente da un nuovo urlo di dolore. Quelle settimane segnano, infatti, un momento di svolta in un lungo dramma. Ma come si è arrivati a questo punto? Di chi sono le responsabilità? E prima ancora, che cos’è stata quell’italianità adriatica di cui si consuma la catastrofe? Il libro ne ripercorre i passaggi fondamentali dal processo di formazione – le cui radici si stendono molto all’indietro nei secoli – all’epoca della nazionalizzazione e della politicizzazione ottocentesche, fino alle convulse vicende novecentesche e alla loro eredità nella memoria, per approdare alla più recente costruzione di un’identità di frontiera protesa verso la cittadinanza comune europea.

Le terre dell’Adriatico orientale sono state uno dei laboratori della violenza politica del ʼ900: scontri di piazza, incendi, ribellioni militari come quella di D’Annunzio, squadrismo, conati rivoluzionari, stato di polizia, persecuzione delle minoranze, terrorismo, condanne del tribunale speciale fascista, pogrom antiebraici, lotta partigiana, guerra ai civili, stragi, deportazioni, fabbriche della morte come la Risiera di San Sabba, foibe, sradicamento di intere comunità nazionali. Queste esplosioni di violenza sono state spesso studiate con un’ottica parziale, e quasi sempre all’interno di una storia nazionale ben definita – prevalentemente quella italiana o quella jugoslava (slovena e croata) –, scelta questa che non può che originare incomprensioni e deformazioni interpretative..

Après quatre ans d’absence, Raul Paz revient avec ce Ven Ven, enregistré à Cuba avec une section de cuivres, puis mixé à Paris par Florent Livet. Paz a toujours voulu s'éloigner des clichés de la musique de sa terre natale et a toujours su plonger ses racines dans un bain décapant de sons urbains, rap, dub, reggae, funk, créant une musique métissée, chaleureuse et souvent très originale.

The New York Times has called Raul Midón “a one-man band who turns a guitar into an orchestra and his voice into a chorus.” Now, with his exciting new album – If You Really Want, to be released via Artistry Music/Mack Avenue on September 14 – Midón’s voice and guitar ride the waves of an actual orchestra: the acclaimed Metropole Orkest, the GRAMMY® Award- winning Dutch ensemble that has collaborated with artists from Al Jarreau and Elvis Costello to Laura Mvula and Snarky Puppy. Midón – who earned his first GRAMMY nomination for Bad Ass and Blind, his Artistry Music/Mack Avenue album of 2017 – worked hand in glove on If You Really Want with another renowned GRAMMY winner and frequent Metropole Orkest collaborator: conductor-composer-arranger Vince Mendoza.

The "10,000 Anos à Frente" box brings together six CDs adapted from LPs released by Philips during the heyday of Raul Seixas' career – from 1973 to 1977: Krig-Há, Bandolo (1973), Gita (1974), Novo Aeon (1975) , 10 Thousand Years Ago (1976), Raul Rock Seixas (1977) and 30 Years of Rock (1985). It is a tour of the various facets of this artist in classic songs such as “Ouro de Tolo”, “Mosca na Sopa”, “Al Capone”, “Metamorfose Ambulante”, “Gita”….”I was born Ten Thousand Years Ago” and so many others that marked the epoch. Limited edition in honor of 25 years without Raul and the 40th anniversary of the release of the album "Gita".

Le tromboniste Raul de Souza est un instrumentiste légendaire reconnu dans le monde entier pour son génie musical. En 1951-52, il a l’immense opportunité de jouer avec Pixinguiha et Agostinho dos Santos. En 1995, il enregistre le premier album de musique instrumentale de l’histoire brésilienne aux cotés de Sivuca, Alra,iro Carrilho et Baden Powell .