Sodoma

Before The French revolution came along and spoiled their fun, the rich aristocrats spent most of their time indulging in the pleasures of the flesh on a grand scale. Huge Banquets would be laid out out for the so-called "ladies and gentlemen" of the court with the main course being an orgy of unbridled debauchery.

In this black comedy, master Mexican director Arturo Ripstein (The Holy Office, Deep Crimson) presents another of his trademark looks at the twin forces of absurdity and pathos. Based on a novel by Pedro Antonio Valdez, the film weaves five episodic tales centered around a decrepit Mexican brothel run by a Chinese immigrant, Chang (Samuel Gallegos), and protested nightly by a Christian group who hopes to shut it down. Among the cast of characters who populate this modern-day Sodom and Gomorrah are Chang's long-suffering wife, an eccentric stable of hookers, and an especially seedy roster of customers (including corrupt politicians and deranged priests), resulting in a carnivalesque tapestry of the human condition.

La misoginia del clero, la fine delle vocazioni sacerdotali, la cultura del silenzio in caso di abuso sessuale, le dimissioni di papa Benedetto XVI, la guerra contro papa Francesco: lo stesso segreto collega tutte queste zone d'ombra della Chiesa. Questo segreto è stato a lungo indicibile, ma oggi finalmente ha un nome: Sodoma. La città biblica di Sodoma sarebbe stata distrutta da Dio a causa dell'omosessualità dei suoi abitanti. Eppure, il Vaticano ospita una delle più grandi comunità omosessuali al mondo. Una rete smisurata di relazioni creatasi attorno alla vita intima dei sacerdoti, capace di sfruttarne le fragilità più profonde e di influenzare l'esercizio del potere della Chiesa, non solo nei corridoi della curia romana. Per quattro anni Frédéric Martel ha vissuto immerso nelle stanze vaticane e ha condotto indagini sul campo in circa trenta Paesi..