…In the same year he participated in the Jazz Festival of Messina. In 1987, he collaborated with George Garzone on tenor and trumpeter Jimmy Owens. But the meeting is what will have the most significant in 1988 with Joe Pass, who calls him to play as a guest during several concerts in a club in Rome. Inspired by this great jazz guitar virtuoso, talent Eddy Palermo is increasingly oriented towards the "one guitar"…
Beautiful work from Franco Cerri — a really unique guitar jazz session that features his talents in a host of different settings ! The players vary throughout the set — so that one number only features a duo with bass, but others feature larger lineups that include Gianni Basso on tenor, Dino Piana on trombone, Oscar Valdambrini on trumpet, Renato Sellani on piano, and Giancarlo Barigozzi on flute – all key Italian players of the 60s who really get room to sparkle on the record! Cerri's tone runs from smoothly jazzy on the group numbers to a bit more raw and personal on some of the more stripped-down ones – and titles include "Chit Car", "Blues For Jo", "Bassezza", "New Nova", "Stardust", and "Blues Dei Framasteni".
Un omaggio a Franco Cerri, 84 anni compiuti il 29 gennaio scorso ed ancora in piena attività, il grande chitarrista milanese che, sempre con ironia, sempre giocando con le note e coi sentimenti, ha attraversato la storia del jazz, e non solo quello italiano.
Franco Cerri, caposcuola della moderna chitarra jazz italiana, stilista di rilievo internazionale, conduttore di popolari trasmissioni televisive dedicate alla musica jazz negli anni '60. La sua carriera, iniziata nel 1945 con l'Orchestra di Gorni kramer, ha conosciuto grandi incontri: Django Reinhardt, Barney Kessell, Jim Hall, ma anche Billie Holiday. Poi Gerry Mulligan, Chet Baker, George Benson, per non parlare di Mina, di Caterina Valente e degli amici Renato Sellani, Enrico Intra, Gianni Basso, Oscar Valdambrini, coi quali condividere la passione della musica e insieme la fatica nell'ambito di quell'arte che vive, ancora oggi, quando ormai la sua posizione è affermata, consolidata, ammirata, con una sorta di gloriosa ritrosia.
Quattro dischi all’attivo, premi vinti di qua e di là, partecipazioni a kermesse importanti: Térez Montcalm non avrebbe proprio bisogno di presentazioni. La cantante canadese, originaria del Quebec, anche conosciuta come la Janis Joplin del jazz, ha tale e tanta grinta da non risparmiarla per niente affatto nella sua espressività vocale. Che è dolce, nervosa, increspata e mai soverchiante. Sa passare dai momenti più intimistici (“Love”, “Growing Sronger”, “Parce que y a toi”, “Sorry Seems to Be the Hardest World” di Elton John) a quelli più rock (la versione “unplugged” di “Voodoo Child” di Jimi Hendrix, e “Sweet Dreams” degli Eurytmichs), questa gentile Tom Waits in gonnella si diletta con la chitarra, ma anche col contrabbasso.
Mercoled 27 aprile, il concerto di Francesco Bearzatti con una "Special Edition" del Tinissima Quartet che oltre allo stesso Bearzatti al sax tenore e clarinetto, vedr sul palco: Giovanni Falzone, tromba, Danilo Gallo, contrabbasso, Zeno De Rossi, batteria e ospiti speciali, Mauro Ottolini, trombone e Enrico Terragnoli, chitarra. Tinissima non un classico quartetto jazz (almeno per me) ma una vera band, una "combact band" consacrata alle biografie musicali di personaggi che si sono battuti per gli ultimi, per gli emarginati, per i "non aventi diritto".
Lunedì 4 aprile, il concerto di Rita Marcotulli "A Pino", un omaggio a Pino Daniele, con il quale ha collaborato a lungo, da parte della pianista Rita Marcotulli. Con lei sul palco alcuni dei più prestigiosi musicisti del panorama musicale nazionale ed internazionale: Tore Brunborg, sax, Luca Aquino, tromba, Nguyên Lê, chitarra, Matthew Garrison, basso, Alessandro Paternesi, batteria, Michele Rabbia, percussioni, e Maria Pia De Vito, voce. Un omaggio alla musica di Pino Daniele, soprattutto alla sua musica, il concerto sarà quasi esclusivamente strumentale, Maria Pia De Vito improvviserà con la sua straordinaria voce su alcuni brani.