W.H. Auden - La mano del tintoreItaliano | 2022 | 205 pages | ASIN: B09GKVT7KX | EPUB | 0,8 MB
Se c’è uno scrittore moderno che evoca irresistibilmente l’appellativo di «saggio» (purché si spogli il termine della risonanza pomposa che talora lo accompagna), questi è W.H. Auden. Un saggio che parlava, come ha osservato il suo interprete principe, Iosif Brodskij, con un tono «pacato, senza enfasi, senza un pedale qualsiasi», che sapeva offrire a ogni passo «metafisica travestita da senso comune». E sempre Brodskij aveva riconosciuto in lui «una sensibilità unica, nel suo amalgama di onestà, distacco clinico, controllato lirismo». Auden era un devoto della forma, certo. Ma appunto per questo – perché, alla maniera del filologo, sapeva vedere le parole separate da tutto, come «piccole liriche su se stesse», perché nessun allettamento morale ebbe mai la forza di distrarlo dalla cura del verso – le sue riflessioni sulla pratica letteraria, sul leggere, sullo scrivere assumono una dimensione ulteriore, che coinvolge tutto, come solo avviene in Simone Weil..