Nasser

Nasser Abu Srour, detenuto in una prigione israeliana dal 1993 e condannato all’ergastolo, con questa ode alla libertà ci fa sentire, alta e forte, la voce di una Palestina destinata a “fare a pezzi l’immagine stereotipata che ci vede come un Oriente barbaro, bisognoso di una guida che metta un freno alla sua brutalità e alla sua atavica arretratezza”. E chiamando a raccolta Mahmud Darwish e i poeti preislamici, ma anche Søren Kierkegaard, Karl Marx, Sigmund Freud e un pizzico di Italia, ci consegna la storia dell’amore per una donna, un amore più potente delle sbarre, delle catene e delle quattro mura di una prigione, perché “quando ami, sei il tuo tempo e sei il tuo spazio, niente ti delimita, niente ti si oppone, prima di te non c’è nulla e non c’è nulla dopo di te”. Una “lettura scomoda” ma necessaria..

Let yourself be enchanted by the unusual meeting of the western piano guided by Jean-Phillippe Collard Neven and the oriental oud handled by Nasser Houari. This Belgian-Moroccan duo gives pride of place to improvisation on classics of Arabic music such as "Mawlid annour" by Mohamed Abdelwahab, "Longa farahfaza" by Riad Al Sumbati or some of their own compositions.

This book includes chapters on photocatalysis. It provides a thorough overview of the latest research on photocatalysts and examines recent trends in the field.