Ravel Echenoz

Alongside the MegaOctet, first formed in 1989 with “eight of their generation’s most flamboyant improvisers“, Andy Emler has performed in many different groups, notably alongside Michel Portal, whom he first met in 1985, François Jeanneau, Marc Ducret or Dave Liebman. He has trained music academy teachers in improvisation, received numerous commissions for a wide range of ensembles and formats, written music for the theatrical production of Jean Échenoz’s Ravel, worked regularly in the contemporary music field, made three trio albums with Claude Tchamitchian and Eric Echampard, a solo work for multiple pianos (2008’s For Better Times), etc…

Il Polacco, un pianista noto per le sue interpretazioni austere, sviluppa per la più giovane Beatriz un amore lirico e irragionevole. Lei, che ama farsi trasportare dalla musica, è riluttante a farsi trasportare dal lirismo, e si oppone all’idea di diventare una musa, un oggetto del desiderio, la sua Beatrice. Rivelarsi l’uno all’altra è un’arte sottile, destinata forse a rimanere inattingibile, che solo la scrittura esatta e imprevedibilmente ironica di J. M. Coetzee riesce a catturare. «Con “Il Polacco” Coetzee torna a vecchie e feconde ossessioni – gli opposti segreti di una vita, la tensione tra implicito ed esplicito, tra predestinazione e volontà – e si inserisce nella famiglia dei romanzi con pianista, come "Il soccombente" di Thomas Bernhard, “Gli inconsolabili” di Kazuo Ishiguro e “Ravel” di Jean Echenoz» («Clarín»). Lei è una donna elegante, della buona società di Barcellona. Lui è un pianista settantenne, austero interprete di Chopin..