Sera 7 Ottobre 2025

Two traditions coalesce in Casanova e l’Albertolli (1937), the third of the four operas by the Swiss late-Romantic composer Richard Flury (1896–1967): Italian bel canto and the Swiss Festspiel – high art and popular culture. Styled a ‘Commedia lirica’, it invests the comic intrigue onstage with sweeping melodies of Puccinian richness, combining them with choruses based on Ticino folksong – it even has a yodelling chorus – in an engaging hybrid that deserves to be far better known. At the end, of course, evil is banished and love rewarded, but the entire score is dappled with happy inspirations that will bring a smile to the listener’s lips.

In una sera di ottobre del ventesimo secolo, mentre la nebbia invade Londra, l’ispettore John Cheviot di Scotland Yard sale con noncuranza su un taxi. Quando arriva alla meta è ancora buio e la città non sembra tanto diversa, ma il taxi si è trasformato in una carrozza a nolo e una bella sconosciuta gli fa cenno di raggiungerla. Corre l’anno 1829… ma com’è possibile? Pian piano Cheviot scopre di essere un poliziotto anche in quest’epoca e ricostruisce la sua nuova identità: appartiene all’alta società londinese, è abile con la pistola e la spada, nonché l’amante di Lady Flora Drayton. Convocato in quella che diventerà Scotland Yard, gli viene assegnato il suo primo caso: scoprire chi ruba il mangime degli uccelli di Mary Boyle, contessa di Cork..