Tartari

Giovanni Drogo, un sottotenente, viene mandato in una lontana fortezza. A nord della fortezza c'è il deserto da cui si attende un'invasione dei tartari. Ma l'invasione, sempre annunciata, non avviene e l'addestramento, i turni di guardia, l'organizzazione militare, appaiono cerimoniali senza senso. Quando Drogo torna in città per una promozione, si accorge di aver perso ogni contatto con il mondo e che ormai la sua unica ragione di vita è l'inutile attesa del nemico. Tornato alla fortezza, si ammala e proprio allora accade l'evento tanto aspettato: i tartari avanzano dal deserto. Nell'emozione e nella confusione del momento, senza che lui possa prendere parte ai preparativi di difesa, Drogo muore, dimenticato da tutti.

Jubilee is a compilation of many of Ennio Morricone’s most memorable contributions to film and television music. The themes found on the album have been transposed for flute, piano and strings, and are brought to life in arrangements conducted by the great man himself. The combination of instruments is electrifying. On these pieces, Paolo Zampini plays flute; Luca Pincini Cello; Fausto Aselmo voila and Gilda Butta piano. They work in perfect harmony, and the end result is a stunning album that reminds us what an extraordinary artist Morricone is.

Ennio Morricone is an Italian composer, orchestrator and conductor, who has written music for more than 500 motion pictures and television series, as well as contemporary and modern classical works. His scores have been included in over forty award-winning films. In a career lasting over six decades, he composed some of the most recognizable film scores in cinematic history.

È il 1241. Dalle steppe dell'Est un'ondata di uomini dilaga nel centro dell'Europa. Sono assetati di sangue e saccheggi, una fama di crudeltà ed efferatezza li precede. Sono Tartari, un nome ormai sinonimo di terrore. Le forze cristiane chiamate a raccolta dal duca di Slesia, Enrico il Pio, li considerano selvaggi. Pagheranno caro lo sprezzo. Nella battaglia di Liegnitz, l'esercito viene annientato. Le città che si trovano sulla strada degli invasori sono rase al suolo, le popolazioni disperse.
Di ritorno dalla Terrasanta, Eustachius von Felben, monaco guerriero dell'Ordine dei cavalieri teutonici, sta attraversando con un pugno di compagni quelle terre devastate. È un uomo d'arme, animato però da una fede incrollabile e ardente, nella quale soltanto trova rifugio dall'incalzare dei suoi tormenti interiori..