Ben Moore

This unabashedly eclectic album features stirring and varied songs by American composer Ben Moore, written over a period of some 30 years and ranging from modern art song to musical theater and cabaret. The texts span some 2,600 years from the ancient poet Sappho to contemporary lyrics. Conceived early in the COVID-19 pandemic, Gathering is united by its message of hope in troubled times and hope for a brighter future.

This unabashedly eclectic album features stirring and varied songs by American composer Ben Moore, written over a period of some 30 years and ranging from modern art song to musical theater and cabaret. The texts span some 2,600 years from the ancient poet Sappho to contemporary lyrics. Conceived early in the COVID-19 pandemic, Gathering is united by its message of hope in troubled times and hope for a brighter future.

Nella storia delle Olimpiadi, pochi eventi sono stati capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico in ogni parte del mondo come la finale dei 100 metri di Seul 88, la gara più sporca – ma forse anche la più bella – di tutti i tempi. Il motivo di un’attesa così febbrile va ricercato nel dualismo radicale, assoluto che la infiammò: quello tra Carl Lewis, il «Figlio del vento», già vincitore di quattro ori olimpici a Los Angeles 84, e Ben Johnson, l’esplosivo underdog determinato a detronizzare il sovrano e a stupire il mondo. Due atleti e due uomini agli opposti, dentro e fuori la pista: un superdivo l’americano, bello, elegante e sicuro di sé ai limiti dell’arroganza; un enigmatico outsider il canadese, cresciuto gara dopo gara all’ombra dell’avversario e disposto a tutto pur di sconfiggerlo..

Nella storia delle Olimpiadi, pochi eventi sono stati capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico in ogni parte del mondo come la finale dei 100 metri di Seul 88, la gara più sporca – ma forse anche la più bella – di tutti i tempi. Il motivo di un’attesa così febbrile va ricercato nel dualismo radicale, assoluto che la infiammò: quello tra Carl Lewis, il «Figlio del vento», già vincitore di quattro ori olimpici a Los Angeles 84, e Ben Johnson, l’esplosivo underdog determinato a detronizzare il sovrano e a stupire il mondo. Due atleti e due uomini agli opposti, dentro e fuori la pista: un superdivo l’americano, bello, elegante e sicuro di sé ai limiti dell’arroganza; un enigmatico outsider il canadese, cresciuto gara dopo gara all’ombra dell’avversario e disposto a tutto pur di sconfiggerlo..

La voix puissante de Denai Moore envahit vos oreilles pour votre plus grand bien avec Elsewhere, un premier album fort bien réussi. Si on la connaissait par sa collaboration sur The Light de SBTRKT (que l’on retrouve en filigrane dans Feeling), la jeune londonienne née en Jamaïque fait ici dans la soul subtile et ensorcelante, habitée par un univers atmosphérique et rêveur. Réalisé par Rodaidh McDonald (The xx, Adele, Daughter) et en collaboration avec Ben Drew de Plan B, la révélation de la fée soul s’impose gracieusement dans la scène soul actuelle pour se faire un nom que l’on entendra bientôt sur toutes les bouches. Longue route !

Justin Moore s always had a thing about doing it his way. Call it stubborn redneck mettle, a well-developed case of who I am or just the fierce commitment to blaze a trail inherent to people from his home of Poyen, Arkansas. It doesn t mat ter why, just that the blazing sense of off the beaten path drives his album of the same name.