Federico Maria Sardelli

The Serenata a 3, RV 690, is the least familiar and in certain respects the most enigmatic of the Vivaldi serenatas. The sole surviving source is the autograph manuscript of the score, preserved at the Biblioteca Nazionale Universitaria of Turin. Many of the questions surrounding the origin of Vivaldi’s score remain unresolved. When and where was the serenata composed? Which patron hosted it? On what occasion did it receive its premiere? Vivaldi expert Federico Maria Sardelli performed the rarely heard work at the Barga Opera Festival 2021 and subsequently realized the present recording.

Premio Comisso 2015 - «La storia della riscoperta dei manoscritti di Vivaldi è davvero andata così. Diversamente dalla frase che i romanzieri pongono di solito alla fine del loro lavoro, io devo invece assicurare che i fatti narrati sono realmente accaduti, e solo in pochi casi ho dovuto inventare. La concatenazione degli eventi, per quanto bizzarra possa sembrare, è dovuta alla storia». Federico Maria Sardelli

In una notte del 1677 la neonata Lucietta viene abbandonata nella «scafetta» dell'Ospedale della Pietà. Un anno dopo nasce prematuro Antonio Vivaldi nella famiglia di un violinista e barbiere. La vita della trovatella, che diviene eccellente organista, s'intreccia con quella del luminoso e prolificissimo musicista veneziano. Due esistenze raccontate a specchio. E mentre Lucietta cresce da orfana in un ambiente chiuso e difficile e si forma da provetta musicista, Antonio diventa prete e compositore di fama.

In una notte del 1677 la neonata Lucietta viene abbandonata nella «scafetta» dell'Ospedale della Pietà. Un anno dopo nasce prematuro Antonio Vivaldi nella famiglia di un violinista e barbiere. La vita della trovatella, che diviene eccellente organista, s'intreccia con quella del luminoso e prolificissimo musicista veneziano. Due esistenze raccontate a specchio. E mentre Lucietta cresce da orfana in un ambiente chiuso e difficile e si forma da provetta musicista, Antonio diventa prete e compositore di fama.

Che sul Cuore deamicisiano ci abbiate pianto o no, di certo ora col Libro Cuore (forse) sardelliano ci potete ridere. Da pisciarvi addosso. Ché la parodia satirica raggiunge in Federico Sardelli scrittore quei vertici d'umorismo feroce e di comicità surreale — fusi in ampia cultura linguistica — che ne fanno uno dei più celebrati autori del mensile satirico il Vernacoliere, dal quale appunto tratta la maggior parte dei racconti di questo libro.

Questo libro è interdisciplinare: parla di pittura, di musica e di storia. Incrocia l'analisi tecnico-scientifica e stilistica dei ritratti con i dati noti o dubbi della biografia, alla ricerca di un volto vero, quello di Antonio Vivaldi, il Prete rosso, il settecentesco creatore delle Quattro stagioni e firma di una moltitudine di musiche barocche che si vanno ancora scoprendo. Chiunque segua la musica conosce il desiderio bruciante di vedere l'espressione del viso di chi compose una volta certe note che hanno attraversato secoli; e qui i primi capitoli, molto vivaci, indicano i pericoli, i falsi amici, le fuorvianti scorciatoie che l'iconografia musicale può incontrare. Così le pagine iniziali sono piene di buffi abbagli storici e divertenti paradossi che nascono quando si pretende di ricavare le informazioni biografiche e caratteriali dai tratti somatici..

Nicola Porpora was a composer who helped to turn Italian opera into the most successful and spectacular genre in Europe. One of the few luminaries of the ‘Neapolitan School’ to actually be born in Naples, Porpora wrote L’Angelica, a serenade for six voices and instruments, to a libretto by the young Pietro Metastasio in 1720. The work was composed for the birthday of Empress Elizabeth Christine, wife of Charles VI, and its plot is comedic, focusing on the travails of a couple in love. The opera’s success was immediate, resulting in the commissioning of further works that would lead to ever more glamorous successes for Porpora in Venice, London, Dresden and Vienna.