Davide Longo

Corso Bramard est le plus jeune commissaire d'Italie. Un homme aussi insondable que les montagnes piémontaises, et dont les intuitions s'approchent de la clairvoyance. Sa vie se dissout lorsque Automnal, un tueur en série qui entaille le dos de ses victimes avec d'étranges dessins, s'en prend à sa femme et à sa fille.

A Davide piacciono i documentari, Costanza della terza B e le parole che brillano. Detesta arrivare in ritardo, le cabinovie, ma soprattutto le aquile, che in montagna possono gettarsi in picchiata dall'alto e strapparti i capelli - così dice. Davide si fa mille domande e ce la mette tutta per capire gli adulti, ma a volte proprio non ci riesce. Papà si è fatto una nuova famiglia, i nonni litigano come cane e gatto e la mamma. be', lei è mitica, ma ha sempre delle idee un po' strampalate.

Il dirigente di un grande gruppo industriale è in coma con un proiettile nella testa. Qualcuno col viso coperto da un passamontagna gli ha sparato a sangue freddo sul pianerottolo di casa. Sono cose che non capitano mai nella tranquilla provincia piemontese. È il 1987, Corso Bramard è commissario di polizia e Vincenzo Arcadipane è il suo braccio destro: un salto indietro nel tempo, all’origine di tutto ciò che ha reso unici e indimenticabili questi personaggi. Con “Requiem di provincia” Davide Longo scrive un affascinante romanzo dall’atmosfera inquieta. E senza mai rinunciare al suo misurato quanto irresistibile umorismo, tesse la trama di una vicenda imprevedibile, che sorprende fino all’ultima pagina..

In einem abgelegenen Tal wird ein Mann umgebracht. Hat die Tat einen politischen Hintergrund? Cesare und der Tote, sein Patensohn Fausto, führten als Schleuser jahrelang Flüchtlinge von Italien über die Berge nach Frankreich. Ein gefährliches Leben mit vielen Widersachern, Konkurrenten, Verfolgern. Nach Cesares Ausstieg hat Fausto allein weitergemacht. Geht sein Tod auf das Konto der Hintermänner? Cesare wird ein letztes Mal selbst als Schleuser aktiv. Er spürt die Verantwortlichen auf, verliebt sich in die Kommissarin, bringt den Mörder um und geht am Ende seinem eigenen Tod nicht aus dem Weg.