Oblomov

Il cantautore Simone Matteuzzi sin da subito attira l’attenzione del pubblico e della critica. Forse grazie alla sua sensibilità o all’ironia della sua penna arriva alla vittoria del contest Musicultura e tra i finalisti di Jazz the Future. Un progetto da scoprire a 360 gradi anche grazie alla pubblicazione del suo primo album, Invito per colazione.

A Moscou, un boucher découvre trois corps dans la chambre froide de son commerce. Les jeunes femmes, poignardées, ont été horriblement mutilées. L’enquête est confiée au commandant Maïakovska et ses collaborateurs, les inspecteurs Nikola Komarov et Viktor Oblomov, de l’unité 4 de la M.U.R, la police criminelle. La résolution de ces meurtres semble complexe d’autant qu’un faisceau de preuves indirectes mène tout droit au Clan de Berovo, une organisation criminelle tentaculaire qui fait appel pour ses règlements de comptes aux meilleurs assassins du pays…

„Nurejews Hund“ ist die vielleicht beliebteste Geschichte aus dem Erfolgsbuch „Rudernde Hunde“, das Elke Heidenreich und Bernd Schroeder vor zwei Jahren zusammen veröffentlichten. Elke Heidenreich hat die wundersame Geschichte des schwergewichtigen Hundes Oblomov, der dem Tänzer Rudolf Nurejew gehörte, als längere Erzählung neu aufgegriffen. Für die Hörbuchausgabe wurde daraus eine stimmungsvolle Lesung mit Musik zum Thema Rudolf Nurejew - und eine augenzwinkernde Liebeserklärung an einen Hund und die so schwere Kunst des leichten Tanzes.

La storia della pigrizia ha radici antiche, incrociandosi con l’ozio e con l’accidia. L’ozio è padre di tutti i vizi, ma anche virtù del letterato che sfugge alle costrizioni del lavoro. Analogamente l’accidia è vizio capitale, meno grave però di altri comportamenti considerati riprovevoli. Intere classi sociali ne fanno il loro vanto, altre la deridono, altre vi aspirano. E molti sono i racconti che riguardano la pigrizia, facendone ora una proprietà caratterizzante certi personaggi (da Oblomov a Paperino) ora un atteggiamento di ribellione contro le società moderne (da Stevenson a Lafargue, da Russell a Barthes). In gioco, è la rivendicazione di stanchezza, il desiderio di riposo, l’esigenza del non voler fare. Morale: difficile essere pigri. Bisogna faticare per riuscirci. In un’epoca che glorifica incessantemente la prestazione, riempiendo ogni momento della nostra vita di gesti carichi di necessità produttive, non far nulla è tutt’altro che evidente. Per questo va perseguito, rivendicato come un diritto, praticato come esercizio di libertà.